Eurovita: i big non la salvano (MF)
08 Marzo 2023 - 8:30AM
MF Dow Jones (Italiano)
Per risolvere il caso Eurovita serve un gruppo assicurativo con
le spalle larghe che faccia da capofila dell'operazione. Ma
nessuno, almeno per ora, sembra disposto a farsi avanti e il
salvataggio della compagnia assicurativa finita in amministrazione
temporanea - con le polizze congelate fino a fine marzo - resta
lontano.
L'occasione per discutere della questione Eurovita tutti insieme
è stata la riunione, tenutasi ieri mattina, del comitato esecutivo
dell'Ania. Il piano per la messa in sicurezza della compagnia non
era formalmente all'ordine del giorno dell'associazione
assicurativa, ma Eurovita in questo periodo è il dossier più caldo
per il settore e non poteva non essere al centro del dibattito. Che
si è però chiuso con la generica apertura di una fase di
riflessione. Secondo quanto ricostruito da MF-Milano Finanza, a
prevalere, specie tra i big italiani (prima tra tutte Generali), è
stato infatti lo scetticismo, che nasce dalla constatazione che i
rischi di un intervento di salvataggio di Eurovita sono alti (come
riscatti in massa) e non ci sono reti protettive.
Anche la posizione di Intesa Sanpaolo Vita (benché meno netta di
quella di Generali) sarebbe stata piuttosto fredda. Allo stesso
modo Unipol (che non fa parte di Ania) aveva già espresso le sue
perplessità nei giorni scorsi.
Segnali di apertura, a sorpresa, sarebbero arrivati da
assicurazioni di medie dimensioni (anche estere), ma l'operazione
di salvataggio di sistema, come detto, difficilmente potrà avviarsi
senza l'intervento di almeno una big. Del resto, nonostante Cinven
nei giorni scorsi abbia versato a fondo perduto 100 milioni di
euro, all'appello mancano almeno altri 300 milioni e serve appunto
qualcuno pronto a uno sforzo maggiore e che sia poi in grado di
aggregare altri operatori, come le banche che hanno distribuito le
polizze di Eurovita (da Fineco a Sparkasse), cui aggiungere magari
un'altra iniezione di capitale da parte di Cinven (anche questa
ancora teorica).
Certo è che il tempo stringe. Il mandato di Alessandro
Santoliquido (commissario per la gestione provvisoria), come anche
il congelamento dei riscatti delle polizze, scade a fine mese e a
quel punto potrebbe essere inevitabile avviare la liquidazione
coatta amministrativa. O in alternativa il commissariamento
straordinario, ma solo qualora esista la concreta possibilità di
una soluzione, che ad oggi non c'è.
Intanto nei giorni scorsi l'agenzia di rating Fitch ha
sottolineato che la situazione delle altre assicurazioni italiane
ed europee, tutte alle prese con il rialzo dei tassi che potrebbe
spingere i clienti a riscattare anticipatamente le polizze, è ben
diversa da quella di Eurovita. Il business mix, con la presenza di
polizze miste (mentre Eurovita ha un forte peso di tradizionali) e
il Solvency più elevato portano a pensare che non ci siano rischi
di contagio. Forse è facendo affidamento su ciò che le grandi
compagnie italiane non vogliono entrare nel salvataggio. Ma i
rischi reputazionali per l'intero settore? Eurovita sarebbe la
prima assicurazione vita italiana a finire in liquidazione e
rappresenterebbe la prova che una compagnia può non rispettare i
suoi impegni.
alu
fine
MF-DJ NEWS
0808:14 mar 2023
(END) Dow Jones Newswires
March 08, 2023 02:15 ET (07:15 GMT)
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