Webuild e' tornata in utile nel primo semestre e ha confermato l'outlook per il 2022, mostrando una forte resilienza.

Il gruppo ha registrato un utile netto adjusted di 64 milioni, che si confronta con una perdita di 39 milioni nel primo semestre 2021. I ricavi crescono del 24%, a 3,9 miliardi; l'Ebitda cresce del 33%, a 251 milioni, nonostante lo scenario di riferimento attuale.

Oltre l'80% dei ricavi è stato generato in area geografiche quali Italia, paesi dell'Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti ed Australia come risultato della politica di derisking adottata negli ultimi anni.

I nuovi contratti acquisiti o progetti per cui il gruppo è risultato miglior offerente, da inizio anno, ammontano a 8,1 miliardi, ed includono opere dal rilevante contenuto ingegneristico e di valore strategico per i territori di riferimento, come il progetto ferroviario Inland Rail in Australia, o anche la realizzazione della Strada A303, vicino Stonehenge, nel Regno Unito, progetto al cui servizio il Gruppo potrà mettere il track record maturato in ambito di salvaguardia di patrimoni archeologici.

Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 si attesta a 47,2 miliardi, di cui 38,5 miliardi relativo a construction, coprendo circa il 95% dei ricavi target per il 2022-2024, ben bilanciato in geografie a basso rischio quali Italia, paesi dell'Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti ed Australia - paesi che costituiscono circa il 74% del backlog.

In Italia, dove Webuild grazie anche al Progetto Italia è il principale player del mercato, sono attesi circa 16 miliardi di ulteriori investimenti in grandi opere finanziati dal Pnrr, di cui 2,7 miliardi con i tender già in corso.

La qualità del portafoglio ordini, il lavoro svolto in partnership con i propri clienti e la filiera, come anche l'efficacia nella gestione dei contratti, della supply chain e il piano di cost savings in corso di attuazione, si sono confermati come leve di crescita e resilienza, consentendo di contrastare l'impatto delle dinamiche inflattive. A livello operativo, il gruppo ha registrato performance robuste, chiudendo il primo semestre con risultati in continua crescita.

Webuild è ben posizionata per fronteggiare l'incremento dei tassi di interesse. Il collocamento del primo "Sustanaibility Linked Bond", pari a 400 milioni avvenuto a gennaio, ha contribuito ad ottimizzare ulteriormente il profilo del debito corporate, che presenta oltre il 90% delle scadenze a partire dal 2024 e la componente a tasso fisso a oltre l'85% del totale.

Sono proseguite le attività per lo sviluppo dei business adiacenti, tra cui le manutenzioni e il progetto "Acqua per la Vita". Per fare fronte all'emergenza idrica in Italia, Webuild si è fatto promotore di un progetto con soluzioni concrete, da avviare nel breve termine, come la costruzione di desalinizzatori per la produzione di acqua potabile da quella del mare. Ad oggi, in Italia, solamente il 4% dei consumi totali riguarda acqua desalinizzata, con nove capoluoghi che hanno l'acqua razionata e il 32% della popolazione che lamenta scarsità di acqua potabile. Seguendo l'esempio della Spagna, con una produzione del 56% di acqua desalinizzata rispetto al consumo totale, Webuild si propone quale interlocutore con il know-how necessario, anche con la controllata Fisia Italimpianti, per poter gestire i fondi stanziati legati all'approvvigionamento e gestione sostenibile delle risorse idriche.

Gli ottimi risultati raggiunti nel primo semestre dell'anno, nonché il solido backlog e la strategia commerciale del Gruppo con forte posizionamento in diverse geografie a basso rischio, oltre alla leadership nel mercato domestico, consentono di confermare i target per il 2022-2024.

L'indebitamento lordo si attesta a 2.775 milioni, in riduzione di 192 milioni rispetto al 30 giugno 2021 (2.968 milioni), e in aumento di 121 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 (2.655 milioni).

Contestualmente, il Gruppo riporta un totale di disponibilità liquide per 1.520 milioni, di cui circa 491 mln sono disponibili a livello Corporate (includendo la controllata Lane).

red

 

(END) Dow Jones Newswires

July 29, 2022 02:24 ET (06:24 GMT)

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