Il ponte sospeso sul Danubio, la seconda opera più lunga d'Europa di questo tipo, potrebbe subire un forte rallentamento. Secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, Webuild, in qualità di capogruppo (60%) della joint venture messa in piedi con i giapponesi di Ihi Infrastructure System che si occupa della costruzione del ponte, avrebbe chiesto al Ministero dei Trasporti rumeno un rinvio di circa 3 anni per il completamento dei lavori. Questo significherebbe prorogare il completamento al 2025, considerando che l'opera sarebbe dovuta essere terminata alla fine di quest'anno.

I lavori, fino ad adesso, sono proseguiti senza intoppi: all'inizio di quest'anno, in seguito al completamento del complesso montaggio dei due cavi portanti, il colosso delle costruzioni guidato da Pietro Salini aveva comunicato l'avanzamento complessivo dei lavori sul ponte di Brail al 59%. Una tabella di marcia più o meno sempre rispettata, come dimostra anche lo stato fisico dell'intero progetto che a settembre risulta completo al 76,37%.

Allora cosa potrebbe essere accaduto? Una risposta certa non è ancora arrivata, ma la situazione potrebbe essere legata sia ai rincari dei materiali edili, che in alcuni casi hanno segnato rialzi di oltre il 35%, sia alla loro scarsa reperibilità. Supposizioni che, però, al momento non hanno trovato conferme ufficiali.

Nelle sale operative, però, il rallentamento dei lavori non viene percepito come un campanello d'allarme, quanto piuttosto come un risolvibile imprevisto dovuto al contesto macroeconomico e geopolitico. Anche perché, parallelamente, Webuild e Ihi stanno proseguendo con i lavori sulle strade di accesso al ponte, tra cui un passaggio ferroviario, con la possibile di terminare delle componenti già a fine dicembre 2022.

Il valore della commessa assegnata dal Cnair, la Compagnia nazionale rumena per la gestione delle infrastrutture stradali, al consorzio Webuild-Ihi è stato di 435 milioni di euro, di cui 363,3 milioni finanziati dall'Ue tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale. L'opera collegherà le due sponde del Danubio nell'area di Galati-Braila, riducendo i tempi di attraversamento del fiume per circa 7mila veicoli al giorno che oggi hanno come unica possibilità lo spostamento in traghetto. Il ponte sospeso sul Danubio avrà una campata centrale di 1.120 metri, sarà lungo 1.975 metri e dotato di quattro corsie di marcia, con percorsi di emergenza e piste ciclabili e pedonali. È previsto anche un viadotto di 220 metri per il superamento della linea ferroviaria Braila-Galati e 21 km di nuova rete stradale di collegamento.

red

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MF-DJ NEWS

2709:54 set 2022

 

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