B.Mps: ai garanti azioni a sconto (MF)
01 Novembre 2022 - 8:41AM
MF Dow Jones (Italiano)
La presenza dei sub-underwriter sarà decisiva per chiudere
l'aumento di capitale da 2,5 miliardi del Montepaschi. Senza i 475
milioni garantiti da un folto gruppo di investitori italiani ed
esteri l'operazione non arriverebbe in porto. Tra lunedì 17 ottobre
e ieri, ultimo giorno di offerta, sono stati esercitati 7,4 milioni
di diritti per la sottoscrizione del 74% del totale delle nuove
azioni offerte e un controvalore complessivo di 1,85 miliardi.
Se si considera che poco più di 1,6 miliardi sono stati versati
dal Tesoro (primo azionista della banca al 64% del capitale),
scrive MF-Milano Finanza, significa che gli altri soci hanno
contribuito per appena 250 milioni. Oggi i diritti non esercitati
saranno messi all'asta e fondazioni e casse di previdenza
potrebbero mettere sul piatto fino a 150 milioni nella logica di
un'operazione di sistema.
Per condurre in porto l'aumento però sarà comunque
indispensabile aprire il paracadute della garanzia. In prima
battuta il consorzio Mediobanca-Credit Suisse-BofA-Citi assegnerà
le azioni inoptate ai sub-underwriter per 475 milioni. Tra questi
ci sono Axa (200 milioni), Pimco (75 milioni), Algebris (50
milioni), Ion (50 milioni), Anima (25 milioni), Bluebay e altri
investitori.
In cambio i sub-underwriter riceveranno una commissione che,
secondo fonti vicine al dossier, si aggirerebbe attorno al 3,9%,
ossia circa 20 milioni su 125 milioni di fees complessive versate
dal Montepaschi ai garanti. Ciò significa che l'acquisto delle
azioni (vendute a 2 euro) avverrà a sconto rispetto a quanto
versato dai soci che hanno sottoscritto l'aumento, a cominciare dal
Tesoro.
Il meccanismo non è piaciuto ad alcuni investitori, come il
fondo inglese rimasto anonimo citato dal Financial Times che nei
giorni scorsi ha chiesto alla Bce di interrompere l'aumento per
presunta violazione della normativa sugli aiuti di Stato.
Occorre però osservare che la presenza di sub-underwriter non è
così infrequente in operazioni a elevato rischio di esecuzione,
come appunto è il rafforzamento patrimoniale di Siena. Solo negli
ultimi anni lo si è visto per esempio nelle ricapitalizzazioni di
Carige e del Credito Valtellinese. Fonti vicine al consorzio
spiegano inoltre che lo sconto equivale all'assunzione del rischio
per tutta la durata dell'operazione rispetto a un investitore che
ha potuto decidere anche all'ultimo minuto in base alle condizioni
di mercato.
La rete di sicurezza stesa attorno al Monte non comprende solo i
garanti. All'asta dei diritti di oggi e domani parteciperà anche un
gruppo di investitori italiani guidato dalle grandi fondazioni del
Nord. La scorsa settimana il dossier Mps è arrivato sul tavolo di
Cariplo e Compagnia San Paolo (investiranno 10 milioni a testa)
mentre Crt e CariCuneo hanno deciso di destinare rispettivamente
fino a 5 e 3 milioni. Ci sono poi diversi enti toscani come
Fondazione Mps (10 milioni), CariFirenze (10 milioni), Lucca (7
milioni), Pistoia e Pescia (3 milioni).
Da questi soggetti il Tesoro conta di raccogliere adesioni per
circa 100 milioni di euro che potrebbe salire a oltre 150 milioni
con l'innesto di alcune casse previdenziali. Grazie a questi
interventi l'ammontare di azioni inoptate alla fine dell'asta
dovrebbe scendere ampiamente vicino ai 70-80 milioni. Un
quantitativo giudicato del tutto sostenibile dal consorzio.
Ormai tra Roma e Siena si guarda già al futuro della banca. Ieri
si è registrato il primo intervento in questo senso da parte del
neo ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "L'attuale governo
lavorerà per gestire in maniera ordinata la dismissione della quota
azionaria detenuta dallo Stato, nel rispetto degli impegni presi
con la Commissione", ha spiegato Giorgetti intervenendo alla
Giornata mondiale del risparmio, "lasciando al mercato un soggetto
bancario forte e capace di operare in un'economia diversificata e
articolata, anche geograficamente, come quella italiana".
Se insomma la privatizzazione non è uscita dall'agenda del
governo, è plausibile che il percorso prenda quota nel corso del
2023 e che via XX Settembre possa favorire il matrimonio con una
banca italiana. I fari sono puntati su Banco Bpm: oltre ai legami
con Anima, ora ci sarà anche la comune presenza delle fondazioni,
tra le quali la CrTorino e la CrLucca nel capitale.
red
fine
MF-DJ NEWS
0108:25 nov 2022
(END) Dow Jones Newswires
November 01, 2022 03:26 ET (07:26 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Axa (EU:CS)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Axa (EU:CS)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024