Banco Bpm: sceglie Credit Agricole per polizze ramo danni (MF)
30 Novembre 2022 - 9:16AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Crédit Agricole è pronto a stringere il legame finanziario e
industriale con Banco Bpm. Ieri il consiglio di amministrazione di
piazza Meda ha deciso di concedere alla banque verte un periodo di
negoziazione in esclusiva.
L'obiettivo, scrive Milano Finanza, è arrivare a un accordo
entro la fine dell'anno sul ramo danni (valutato circa 300
milioni). Prosegue invece il processo di internalizzazione del
settore vita, annunciato dalla banca italiana nel corso
dell'estate. La partita si è aperta nella primavera scorsa, quando
le polizze del Banco (affiancato dagli advisor Citi, Lazard e Kpmg)
sono finite nel mirino di diversi gruppi italiani ed esteri.
Offerte non vincolanti sono state presentate dal Crédit Agricole
(seguito da Jp Morgan e Nomura), da Axa (Equita) e da Generali e da
maggio è stato allestito un vero e proprio processo competitivo. Il
perimetro dell'operazione è stato inoltre ridefinito nel corso
dell'estate, quando il Banco ha annunciato di voler cedere soltanto
il ramo danni e non l'intero pacchetto delle attività
bancassicurative.
Con l'ultimo giro di offerte a ottobre, la corsa tra i
pretendenti si è ridotta a una sfida tutta francese tra Agricole e
Axa. Anche se la compagnia francese avrebbe presentato un'offerta
molto competitiva in termini di prezzo, la scelta di piazza Meda
andrebbe ricondotta alla proposta commerciale della banque verte e
alle sinergie che potranno crearsi con le altre fabbriche prodotto.
L'accordo è stato commentato positivamente dal ceo del Banco
Giuseppe Castagna e dal responsabile per l'Italia dell'Agricole
Giampiero Maioli, che negli ultimi mesi hanno insistito sulla
valenza industriale dell'alleanza. La partita industriale si
intreccia con i futuri assetti proprietari del Banco. A pochi mesi
di distanza dal rinnovo del cda, oggi l'Agricole è primo azionista
al 9,2%.
Anche alla luce di un accordo sulle polizze, l'ipotesi più
probabile è che i francesi appoggino la lista del cda che
confermerà il ceo Castagna. A suggello dell'alleanza il board
potrebbe inserire nella rosa un candidato gradito ai francesi.
Anche gli altri azionisti del Banco si sono nel frattempo messi
in movimento. Dopo l'estate le fondazioni hanno arrotondato la
quota conferita nel patto parasociale, che oggi è salito all'8,28%
e sul quale Consob avrebbe avviato degli accertamenti. Al fianco di
Crt (1,8%), CrLucca (1,24%), CrAlessandria (0,5%), Cr Trento e
Rovereto (0,03%), Cr Carpi (0,1%) e Manodori (0,02%), ci sono Cassa
Forense (1,66%), Enpam (1,95%) e Inarcassa (1,04%). Proprio oggi il
dossier dovrebbe essere esaminato dal consiglio di indirizzo della
Fondazione Crt nell'ambito di un incontro dedicato alle partite
finanziarie aperte di attualità. Nel mirino dei soci italiani c'è
anche la scadenza assembleare di primavera, visto che, come
riportato ieri da MF-Milano Finanza, fondazioni e casse di
previdenza puntano a esprimere almeno un paio di nomi nella lista
del cda, a cui sta lavorando Egon Zehnder.
alu
fine
MF-DJ NEWS
3009:01 nov 2022
(END) Dow Jones Newswires
November 30, 2022 03:01 ET (08:01 GMT)
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