Dazn: a Radrizzani il 5% (MF)
17 Gennaio 2023 - 09:24AM
MF Dow Jones (Italiano)
C'è un po' d'Italia nel libro soci di Dazn. Il fondo Aser
Ventures di Andrea Radrizzani ha infatti ottenuto il 5% delle
azioni ordinarie della piattaforma come corrispettivo per la
cessione della concorrente Eleven Sports, conclusa a settembre
dell'anno scorso.
Il dato si trae dal bilancio 2021 appena depositato dal gruppo e
conferma quanto anticipato da MF-Milano Finanza. Alla
partecipazione di minoranza assegnata al patron del Leeds si
aggiunge il 5% dei titoli speciali emessi dall'Ott che potranno
convertirsi in capitale in caso di vendita o quotazione. Radrizzani
è inoltre entrato nel consiglio di amministrazione di Dazn con
l'obiettivo fra l'altro di consolidarne la presenza in Italia, dove
la piattaforma detiene i diritti televisivi della Serie A fino alla
stagione 2023/24 e, come noto, punta a rinnovare il contratto anche
per il prossimo ciclo.
Dal rendiconto emerge che Dazn ha già preso impegni di acquisto
di immagini sportive per circa 10 miliardi di euro di qui al 2028.
I contratti sottoscritti alla fine del 2021 ammontavano a circa 6,4
miliardi, ma nel corso del 2022 l'Ott ha sottoscritto ulteriori
accordi del valore di circa 3,2 miliardi. Se si sale nella piramide
societaria, l'investimento diventa ancor più cospicuo.
La controllante di Dazn, AI Perform Holdings, ha infatti
comprato contenuti audiovisivi per 12,6 miliardi, anche se dai
bilanci non è chiaro quali obblighi abbia assunto direttamente la
capogruppo.
L'investimento sui diritti tv non ha ancora generato profitti.
Dazn ha chiuso il 2021 con una perdita operativa di 1,3 miliardi a
fronte di 1,4 miliardi di ricavi. Il rosso netto si è attestato a
2,2 miliardi, a causa principalmente degli interessi pagati sui
prestiti concessi dalle controllanti. In totale, nel giro di tre
anni la piattaforma streaming ha accumulato circa 5 miliardi di
perdite, ma il board guidato da Shay Segev ha preannunciato un
cambio di passo. Grazie anche all'aumento dei prezzi, stando a
quanto dichiarato dall'Ott, il fatturato della piattaforma
streaming è salito a 2,3 miliardi di dollari nel 2022 e la base
abbonati a 15 milioni.
Il proprietario Len Blavatnik continua del resto a credere nel
progetto. Dopo aver concluso una ricapitalizzazione da 4,3 miliardi
nel 2021, infatti, il magnate di Access Industries ha iniettato
altri 730 milioni in Dazn nel corso del 2022.
L'obiettivo è creare la Netflix dello sport, costruendo intorno
al portafoglio di diritti una serie di altri servizi, come
scommesse e videogiochi, che garantiscano margini e ritorni
ampi.
Dal punto di vista finanziario, l'idea principale è la
quotazione in borsa che, secondo indiscrezioni, era inizialmente
prevista nel 2022. La tempesta sui mercati innescata dal rialzo dei
tassi d'interesse ha spinto Blavatnik a rinviare al 2023 o 2024
l'appuntamento con la borsa che comunque appare ancora la via
maestra, perlomeno nel medio termine. Più a breve, tuttavia, non è
da escludere che investitori strategici, fondi di private equity o
più probabilmente sovrani possano farsi avanti per una quota di
Dazn.
red
fine
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