C'è un po' d'Italia nel libro soci di Dazn. Il fondo Aser Ventures di Andrea Radrizzani ha infatti ottenuto il 5% delle azioni ordinarie della piattaforma come corrispettivo per la cessione della concorrente Eleven Sports, conclusa a settembre dell'anno scorso.

Il dato si trae dal bilancio 2021 appena depositato dal gruppo e conferma quanto anticipato da MF-Milano Finanza. Alla partecipazione di minoranza assegnata al patron del Leeds si aggiunge il 5% dei titoli speciali emessi dall'Ott che potranno convertirsi in capitale in caso di vendita o quotazione. Radrizzani è inoltre entrato nel consiglio di amministrazione di Dazn con l'obiettivo fra l'altro di consolidarne la presenza in Italia, dove la piattaforma detiene i diritti televisivi della Serie A fino alla stagione 2023/24 e, come noto, punta a rinnovare il contratto anche per il prossimo ciclo.

Dal rendiconto emerge che Dazn ha già preso impegni di acquisto di immagini sportive per circa 10 miliardi di euro di qui al 2028. I contratti sottoscritti alla fine del 2021 ammontavano a circa 6,4 miliardi, ma nel corso del 2022 l'Ott ha sottoscritto ulteriori accordi del valore di circa 3,2 miliardi. Se si sale nella piramide societaria, l'investimento diventa ancor più cospicuo.

La controllante di Dazn, AI Perform Holdings, ha infatti comprato contenuti audiovisivi per 12,6 miliardi, anche se dai bilanci non è chiaro quali obblighi abbia assunto direttamente la capogruppo.

L'investimento sui diritti tv non ha ancora generato profitti. Dazn ha chiuso il 2021 con una perdita operativa di 1,3 miliardi a fronte di 1,4 miliardi di ricavi. Il rosso netto si è attestato a 2,2 miliardi, a causa principalmente degli interessi pagati sui prestiti concessi dalle controllanti. In totale, nel giro di tre anni la piattaforma streaming ha accumulato circa 5 miliardi di perdite, ma il board guidato da Shay Segev ha preannunciato un cambio di passo. Grazie anche all'aumento dei prezzi, stando a quanto dichiarato dall'Ott, il fatturato della piattaforma streaming è salito a 2,3 miliardi di dollari nel 2022 e la base abbonati a 15 milioni.

Il proprietario Len Blavatnik continua del resto a credere nel progetto. Dopo aver concluso una ricapitalizzazione da 4,3 miliardi nel 2021, infatti, il magnate di Access Industries ha iniettato altri 730 milioni in Dazn nel corso del 2022.

L'obiettivo è creare la Netflix dello sport, costruendo intorno al portafoglio di diritti una serie di altri servizi, come scommesse e videogiochi, che garantiscano margini e ritorni ampi.

Dal punto di vista finanziario, l'idea principale è la quotazione in borsa che, secondo indiscrezioni, era inizialmente prevista nel 2022. La tempesta sui mercati innescata dal rialzo dei tassi d'interesse ha spinto Blavatnik a rinviare al 2023 o 2024 l'appuntamento con la borsa che comunque appare ancora la via maestra, perlomeno nel medio termine. Più a breve, tuttavia, non è da escludere che investitori strategici, fondi di private equity o più probabilmente sovrani possano farsi avanti per una quota di Dazn.

red

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MF-DJ NEWS

1709:08 gen 2023

 

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January 17, 2023 03:09 ET (08:09 GMT)

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