Auto: le big sull'elettrico vanno in ordine sparso (Corriere)
05 Gennaio 2023 - 10:17AM
MF Dow Jones (Italiano)
Fare un bilancio del settore auto, dell'anno appena trascorso,
pare una traversata nel deserto. I dati delle immatricolazione di
dicembre appaiono, in Italia, positivi (+ 21%), ma su base annua la
situazione rimane fortemente negativa (-9,7%), vicino al minimo
storico del 2013, dove furono vendute poco più di 1,3 milioni di
vetture.
"Un quadro tutt' altro che esaltante, ha sottolineato Michele
Crisci, presidente Unrae, al Corriere della Sera - e nella legge di
Bilancio appena approvata non é previsto nulla di nuovo per un
comparto che deve affrontare una profonda riconversione
industriale. Si chiedono al governo chiare indicazioni per
accogliere le nuove tecnologie unite al potenziamento degli
incentivi all'acquisto, almeno sino al 2026, indispensabile al
rinnovo del nostro parco circolante".
Il 2022 ha portato l'automobile verso un destino ormai
globalizzato, con una guerra che continua ad essere minacciosa,
un'altra pandemia alle porte, una crisi energetica che contribuirà
a cambiar consumi e prospettive. Ma gli acquisti di auto a batteria
(100% elettriche e ibride) non sono stati scoraggiati, sfiorano il
35%. La Commissione europea ha appena svelato il suo progetto Euro
7 per ridurre l'inquinamento automobilistico che prevede il
passaggio al 100% elettrico nel 2035, un processo che richiede
enormi investimenti, in particolare per le strutture di ricarica e
tutta l'industria ha bisogno di tempo per adattarsi.
In Norvegia l'85% di nuove vetture è elettrico, in Francia
rappresentano circa il 22% del mercato totale, con l'India che si è
svegliata contando 3,8 milioni di vendite, il 23% in più rispetto
al 2021. Ogni casa insegue una propria strategia con la certezza
che l'automobile non smetterà mai di assicurarci quella libertà che
rimane la condizione essenziale per muoversi senza costrizioni.
Per esempio Bmw, pur continuando a lanciare modelli elettrici,
proseguirà nel produrre motori termici e servire quei mercati fuori
dall'Europa che ancora richiedono motori a benzina o a gasolio. Il
tonfo a fine anno in Borsa di Tesla, che ha perso quasi il 65% del
suo valore dall'inizio del 2022, ha creato ulteriore terrore:
concretamente significa aver gettato alle ortiche 700 miliardi di
dollari, la quotazione complessiva dei principali big dell'auto
mondiali, Mercedes-Benz, Stellantis, Ford, General
Motors,Volkswagen e Toyota, messe insieme. Anche il costruttore
giapponese, primo al mondo, continua nell'approccio multi
tecnologico, nel solo mese di novembre, ha assemblato, globalmente,
830.000 vetture, tutte vendute; il gruppo Volkswagen, il maggior
produttore europeo - con al comando Oliver Blume, che sta cercando
di prendere il meglio dei suoi dieci marchi - ha dedicato una gamma
intera del brand Volkswagen, battezzata ID, solo all'elettrico,
conservando il primo posto nel nostro continente dove detiene circa
il 25% del mercato a batteria, grazie anche alle ottime prestazioni
di Audi e Skoda, stanziando, solo per la ristrutturazione del suo
stabilimento storico di Wolfsburg, 500milioni di euro.
Luca de Meo, dopo poco da più di due anni a capo di Renault, ha
iniettato nuova linfa a tutta la società, riprendendone in mano il
destino. Oltre ad aver stabilito un nuovo rapporto, più
collaborativo, con il suo partner Nissan, punta a ridurre a zero le
emissioni di Co2 di tutte le sue fabbriche nel Nord della Francia
entro il 2025. Contemporaneamente ha creato cinque divisioni
separate, ognuna responsabile del proprio conto economico, per
consentire l'ingresso di nuovi partner ai vari piani della
struttura, un modo per condividere i pesanti affidamenti futuri.
Stellantis accelera nella vettura autonoma acquisendo la startup
ungherese aiMotive ma chiude la fabbrica Jeep dell'Illinois, negli
Stati Uniti, non ritenuta più redditizia, mentre General Motors -
che ha venduto 2,27 milioni di veicoli negli Usa nel 2022, il 2,5%
in più rispetto al 2021 ed è tornata prima su quel mercato -
inaugura il suo primo sito produttivo completamente dedicato alla
realizzazione di veicoli elettrici in Canada. E proprio ieri il Ceo
di Stellantis, Carlos Tavares, ha annunciato di "voler competere
con Tesla".
cos
(END) Dow Jones Newswires
January 05, 2023 04:02 ET (09:02 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Tesla (NASDAQ:TSLA)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Tesla (NASDAQ:TSLA)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024