"Sono stato in Cina un paio di mesi fa e le politiche di
zero-Covid erano oggettivamente insostenibili", dice James Rogers:
"perciò abbandonare, o attenuare, le restrizioni sanitarie era
l'unica via percorribile. Questo presenta rischi e opportunità per
l'investitore attento". Rogers (80 anni) vive a Singapore. E' nel
mondo degli investimenti dagli anni '60, quando fondò il famoso
Quantum Fund con George Soros (registrando un risultato del +4.000%
nei successivi 10 anni). Si ritirò come gestore a 36 anni, e da
allora è stato un investitore privato, un autore di best-seller e
un commentatore finanziario. Nei primi anni 2000, segnalò
l'imminente boom delle commodity e la rapida ascesa della Cina.
Rogers è soprannominato l'Indiana Jones della finanza per aver
girato il mondo prima in sella a una moto (100 mila miglia e 6
continenti) e poi alla guida di una Mercedes gialla dal 1999 al
2001. "E' così che conosci il mondo e le opportunità che offre",
dice a MF-Milano Finanza.
Domanda. La Cina ha abbandonato nelle settimane scorse la
politica di zero-Covid. Il numero di infezioni ha immediatamente
spiccato il volo. Molte autorità occidentali denunciano poca
trasparenza e poca collaborazione da parte di Pechino. Si teme
anche l'emergere di nuove varianti, in un Paese nel quale i vaccini
sono ritenuti meno affidabili di quelli occidentali e parecchi
anziani non sono vaccinati. Quali sono le sue considerazioni?
Risposta. Una cosa so per certo: quando ho visitato la Cina un
paio di mesi fa, mi sono reso conto che la politica delle
restrizioni, delle quarantene, dei lockdown non era più
sostenibile. La tensione sociale e le proteste erano alle stelle.
Inoltre, la variante omicron del Covid, come sappiamo, è più
contagiosa, ma meno pericolosa delle precedenti. Per cui ritengo
che la scelta sia stata obbligata, e l'unica possibile.
D. Quali sono le implicazioni per l'investitore?
R. Nel breve termine, c'è da aspettarsi confusione. I cittadini
mostrano cautela nel frequentare i luoghi affollati, i negozi, le
vie dello shopping. I contagi crescono molto rapidamente, e ci
saranno tanti lavoratori a casa per malattia. Gli ospedali
naturalmente sono sotto pressione. Ma tutto questo passerà,
lasciando spazio alle opportunità.
D. Quali?
R. Penso ai segmenti dell'economia più stremati dalle politiche
restrittive degli ultimi 3 anni. Penso al settore dei viaggi, al
trasporto aereo, al turismo e all'intrattenimento. Chi non ha
voglia di viaggiare dopo 3 anni chiuso in casa? Qui a Singapore,
dove vivo, già si registra una crescita elevata delle prenotazioni
turistiche per i prossimi mesi.
D. Quale può essere un'altra scommessa sulla riapertura della
Cina?
R. Le commodity, ma ci sono pro e contro.
D. In che senso?
R. La riapertura della Cina ovviamente accresce di per sé la
domanda di materie prime. Però, al tempo stesso, c'è il rischio di
una recessione globale, guidata dall'Occidente. E le commodity
spesso si deprezzano durante una recessione perché si produce, si
investe e si consuma di meno.
D. Quindi?
R. Idealmente potremmo avere prima un calo delle materie prime,
e poi un rialzo sensazionale.
D. Può spiegarlo meglio.
R. Se siamo alle porte di una recessione, come molti si
aspettano, le materie prime dovrebbero scendere. Il prezzo del
petrolio sta già seguendo questo modello. Ma poi, quando la
recessione dovesse materializzarsi davvero, avremmo un cambio di
passo delle banche centrali, che da restrittive diventerebbero
espansive, mettendo così le ali alle commodity. In quel momento
spero che avrò il coraggio per comprarne a piene mani.
D. Quali sono le commodity più promettenti?
R. Penso che saliranno un po' tutte. Ma forse alcuni metalli
sono più promettenti. A esempio, se le auto elettriche avranno una
diffusione maggiore (e sembra che sarà così), allora per fare
un'auto elettrica serve 4 o 5 volte il rame che serve per fare
un'auto a benzina o diesel. Anche l'argento è promettente. Può
andare molto più lontano dell'oro rispetto ai massimi assoluti e
con un impiego crescente nell'economia verde, ad esempio nellla
produzione dei pannelli solari. A ogni modo, quasi tutte le
commodity hanno un problema sul lato della produzione, cioè c'è
poca offerta.
D. Come mai?
R. Perché da tanti anni nessuno investe più in una miniera di
rame o in un giacimento petrolifero. La cosa è stata aggravata
dalle politiche verdi, per cui fare simili investimenti era
considerato disdicevole. E poi, chi si prendeva il rischio di
investire in una miniera quando le Amazon e le Tesla volavano in
borsa? Aggiungiamoci infine la tragica guerra della Russia e
dell'Ucraina, e il quadro è completo: c'è carenza di materie prime,
e ce ne accorgeremo quando l'economia vivrà una ripresa.
D. Le borse sono rischiose?
R. Sì. Ricordiamoci che nel 2008-2009 avemmo una crisi legata ai
mutui subprime, ma in buona sostanza si trattava di una crisi del
debito. Il punto è che, da allora, il debito è cresciuto, non
diminuito. Per cui, col rialzo dell'inflazione e dei tassi
d'interesse, il debito potrebbe tornare a scatenare una crisi
finanziaria. Non ho detto che accadrà, ma il rischio esiste.
D. Come usa il suo denaro?
R. Ho delle commodity, molti dollari, e tanta liquidità. Aspetto
che le cose si chiariscano per acquistare con convinzione.
D. Si dice che l'inflazione sia il nemico giurato della
liquidità
R. In una certa misura è vero. Però se uno non ha convinzioni, è
meglio perdere un po' di potere d'acquisto, che subire forti
perdite cavalcando un tema rischioso.
D. Il 2022 sarà ricordato per la mattanza dei titoli del debito,
compresi quelli relativi ai bond governativi, franati ovunque. Il
peggio è passato?
R. Di solito, durante una recessione, i tassi d'interesse
scendono e i titoli del debito salgono, per cui non escludo che ci
possa essere una ripresa dei titoli del debito. Ma una ripresa
temporanea. Sono orientato a pensare che la Federal Reserve e la
Banca centrale europea, durante la prossima recessione,
allenteranno di nuovo le redini della politica monetaria, favorendo
di nuovo l'inflazione e la discesa dei titoli del debito. Il 2023
sarà un anno interessante, con una recessione e poi tante
opportunità.
red
fine
MF-DJ NEWS
0908:34 gen 2023
(END) Dow Jones Newswires
January 09, 2023 02:35 ET (07:35 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Tesla (NASDAQ:TSLA)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Tesla (NASDAQ:TSLA)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024