Assogestioni: raccolta in rosso per 1 mld, tengono fondi azionari (milanofinanza.it)
26 Luglio 2022 - 3:01PM
MF Dow Jones (Italiano)
(Paola Valentini - milanofinanza.it)
Anche giugno chiude con una raccolta netta negativa (-1,16
miliardi di euro) per il risparmio gestito italiano ma non si
registra un fuggi-fuggi dei sottoscrittori come accaduto in altre
fasi di volatilità. E soprattutto resta in positivo il comparto dei
fondi azionari pur in una fase di profonda correzione di Borsa. Una
dinamica che è alimentata dalla strategia messa in atto in questa
fase dalle reti che puntano a far passare la liquidità parcheggiata
verso l'azionario approfittando dei ribassi, magari tramite i piani
di accumulo, in una fase in cui l'inflazione all'8% erode il cash.
"Nonostante il periodo prolungato di forte instabilità sui mercati
finanziari, con l'indice Msci World in calo di oltre il 21% da
inizio anno, l'industria del risparmio gestito in Italia si mostra
resiliente sui flussi, a differenza di quanto avvenuto in occasione
di recenti crisi passate, nel 2008-2009 e nel 2011-2012", osserva
Assogestioni nella mappa mensile. "La raccolta netta risulta
infatti negativa, ma stabile, intorno al miliardo di deflussi". A
maggio il rosso era stato di 1,27 miliardi e il saldo nei sei mesi
resta comunque positivo (6,50 miliardi). Intanto il patrimonio a
fine giugno è sceso a 2.277 miliardi.
A determinare l'andamento delle masse è soprattutto l'effetto
mercato, che per giugno l'Ufficio studi dell'associazione
presieduta da Carlo Trabattoni quantifica in circa -2,8%, in linea
con la performance dei mercati finanziari, ancora segnata da
continue turbolenze di medio periodo sul fronte economico e
geopolitico. Da inizio anno l'effetto mercato, al netto della
raccolta, ha eroso circa il 10% degli asset.
Il risultato negativo di giugno è stato causato dai fondi
comuni, gli unici in rosso tra le quattro categorie di prodotti
analizzati da Assogestioni. Nel mese questi hanno segnato deflussi
per 2,05 miliardi dopo i -370 milioni di maggio per un totale da
gennaio che resta ampiamente positivo e pari a +11,90 miliardi. I
fondi chiusi hanno invece raccolto 654 milioni dopo i +330 milioni
di maggio (in sei mesi +2,39 miliardi). In attivo a giugno anche le
gestioni di portafoglio istituzionali (+203 milioni dai -1,56
miliardi di maggio, ma ancora in rosso per -12,4 miliardi da
gennaio) e quelle retail (+36 milioni dai +335 milioni di maggio
pari a +4,63 miliardi da inizio anno).
Il saldo netto negativo della raccolta mensile dei fondi aperti
è stato appesantito principalmente dai deflussi dai fondi
obbligazionari (-3,36 miliardi dopo i -3,29 miliardi di maggio,
pari a -14,61 miliardi da gennaio) a causa del movimento al rialzo
dei tassi di interesse che ha fatto scattare le vendite sul
comparto dei bond. Sotto la parità anche i fondi flessibili (-941
milioni dopo i -394 milioni di maggio, con un saldo di -693 da
gennaio).
Nel frattempo resiste l'appetito per i comparti più rischiosi,
con i fondi azionari che registrano afflussi netti per +1,32
miliardi, sempre in attivo dai 2,52 miliardi di maggio (+15,34
miliardi nei sei mesi) e quelli bilanciati in positivo per +147
milioni (+608 milioni a maggio, +7,16 miliardi da gennaio). In
attivo anche i monetari (+792 milioni, dai +190 milioni di maggio,
con flussi nel semestre di +4,76 miliardi).
Quanto alla nazionalità dei fondi aperti, i comparti di diritto
italiano hanno ottenuto a giugno 57 milioni (-179 milioni a maggio)
mentre quelli di diritto estero hanno chiuso il mese con un dato
negativo per 2,11 miliardi (-191 milioni a maggio). Da inizio anno
i primi segnano flussi per 82 milioni e i secondi per 11,82
miliardi. I dati della mappa mensile sono provvisori, i risultati
definitivi relativi al secondo trimestre saranno comunicati con la
relativa mappa in settembre.
Primo per raccolta nel mese è il gruppo Poste Italiane con 750
milioni, seguono Mediolanum con 402 milioni e Arca con 351 milioni.
Tra i big in attivo anche Amundi (+141 milioni), Anima (131
milioni), Axa Im (139 milioni) e Allianz (109 milioni). Segno meno
invece per il gruppo Intesa Sanpaolo (-2,13 miliardi di cui -2,17
miliardi riferiti a Eurizon e -38,6 milioni a Fideuram), per
Generali (-362 milioni), per Bnp Paribas (-290 milioni) e il gruppo
Deutsche Bank (-196 milioni). Tra le società di gestione estere
senza una propria rete distributiva in Italia Jp Morgan a giugno ha
raccolto 10 milioni, M&G ha ottenuto 107 milioni, mentre Morgan
Stanley ha registrato un rosso di 119 milioni e Frankilin Templeton
ha chiuso in negativo per 97 milioni.
red
MF-DJ NEWS
2614:46 lug 2022
(END) Dow Jones Newswires
July 26, 2022 08:46 ET (12:46 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
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