Auto: Csp; situazione drammatica, incentivi non invertono tendenza
01 Luglio 2022 - 6:49PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Gli incentivi varati con il decreto del 6 aprile e prenotabili
sulla piattaforma del Mise dal 25 maggio hanno avuto un effetto
molto modesto sulle immatricolazioni di autovetture in giugno, che
hanno fatto registrare un calo del 15% su giugno 2021, mentre nel
mese di maggio il calo su maggio 2021 era stato del 15,1%".
Lo afferma il Centro Studi Promotor, aggiungendo che è "molto
negativo anche il risultato del primo semestre che chiude con un
calo del 22,7% sullo stesso periodo del 2021 e che, se proiettato
sull'intero anno, tenendo conto della stagionalità delle vendite,
dà una previsione di 1.179.703 immatricolazioni per l'intero 2022,
un livello veramente disastroso e in linea con quelli registrati
alla fine degli anni '60 del secolo scorso".
"L'impatto quasi insignificante degli incentivi in giugno è
dovuto ad un complesso di ragioni", viene spiegato. "Innanzitutto
per gli incentivi più graditi dal pubblico (cioè per quelli per le
vetture ad alimentazione tradizionale con emissioni di CO2 da 61 a
135 grammi al chilometro) lo stanziamento previsto dal governo si è
esaurito completamente già il 13 giugno, ma la maggior parte delle
circa 80.000 prenotazioni registrate sulla piattaforma si
riferiscono a veicoli non in pronta consegna, ma che si spera siano
disponibili nei prossimi mesi. Come è noto, infatti, tra i molti
problemi che affliggono il settore dell'auto nella fase
difficilissima che sta attraversando, vi è anche quello della
carenza di componenti essenziali che ovviamente frena la
produzione. La seconda ragione del flop di giugno è il fatto che
per gli incentivi alle auto con emissioni zero o particolarmente
contenute di CO2 il numero di richieste è stato molto inferiore
alle aspettative degli ecologisti".
Secondo il Csp "è del tutto evidente che, dato il debutto
infelice degli incentivi, la situazione del mercato automobilistico
italiano appare ancora più grave di quanto si sia finora
previsto".
In questa situazione, secondo Gian Primo Quagliano, presidente
del Centro Studi Promotor, "sarebbe auspicabile un immediato
intervento del governo per modificare il decreto del 6 aprile che
ha uno stanziamento inadeguato per sostenere le auto con emissioni
di CO2 da 61 a 135 grammi al chilometro e uno stanziamento
esuberante per le auto con emissioni da 0 a 60 grammi di CO2 al
chilometro. Senza modificare lo stanziamento complessivo, gli
effetti del fallimento che si è già profilato potrebbero essere
contenuti facendo affluire in un unico stanziamento comune alle
vetture con emissioni da 0 a 135 grammi di CO2 al chilometro tutti
gli stanziamenti oggi residui e prevedendo la possibilità di
accedere agli incentivi alle persone giuridiche pure per
utilizzazioni diverse dal car sharing".
Quagliano ritiene anche necessario che "il governo, oltre a
ridisegnare il provvedimento sugli incentivi con le modifiche
appena suggerite, intervenga nuovamente pure per aumentare in
misura significativa lo stanziamento complessivo per sostenere il
mercato dell'auto nel 2022".
com/rov
(END) Dow Jones Newswires
July 01, 2022 12:34 ET (16:34 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.