A giugno il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 6 miliardi, in miglioramento di circa 9,7 mld rispetto a giugno 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di 15,693 miliardi. Lo comunica il ministero dell'Economia, spiegando che il fabbisogno del primo semestre è pari a circa 41,7 miliardi, in miglioramento di circa 43 miliardi rispetto al corrispondente periodo del 2021.

Nel confronto con giugno 2021, precisa il Mef, il miglioramento del saldo è dovuto in larga misura all'andamento positivo degli incassi fiscali legato all'aumento dei versamenti dell'Iva, dei contributi e delle altre imposte indirette che hanno più che compensato il calo delle accise sugli olii minerali e all'aumento dei tributi comunali versati.

Il risultato positivo è stato accentuato dalla riduzione dei pagamenti dovuta al venire meno delle erogazioni dei contributi a fondo perduto da parte dell'Agenzia delle Entrate che ha più che compensato i maggiori prelievi degli enti di previdenza, l'aumento della spesa per stipendi dovuto alla liquidazione degli arretrati e dei rinnovi contrattuali per il personale del comparto delle funzioni centrali e la maggiore spesa delle amministrazioni centrali e territoriali.

La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una riduzione di circa 140 milioni rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

com/rov

 

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July 01, 2022 13:03 ET (17:03 GMT)

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