Nel 2020 gli Stati della Ue hanno perso circa 93 miliardi di Iva non riscossa: è quanto emerge dal rapporto sul Vat Gap pubblicato oggi dalla Commissione europea. Anche se molto alto, viene precisato, il "Vat Gap", ovvero la differenza stimata tra gli incassi previsti e quelli effettivamente realizzati, è sceso di circa 31 miliardi rispetto al 2019.

In termini assoluti, il gap maggiore si è registrato in Italia, con 26,2 miliardi di euro, seguita dalla Francia, con 14 miliardi, e dalla Germania (11 miliardi).

Per quanto riguarda le percentuali, la Romania ha registrato il gap maggiore con il 35,7% del gettito Iva mandante, seguita da Malta (24,1%) e dall'Italia (20,8%).

A livello Ue, il Vat Gap è sceso di due punti percentuali rispetto al 2019 e la flessione è stata registrata in 20 Stati. I cali più forti hanno riguardato l'Ungheria, la Spagna e i Paesi Bassi (tra -4,7 e -4,1 punti percentuali). Oltre alla Germania e ai Paesi Bassi, la Spagna e la Lettonia sonno riuscite a limitare l'Iva non riscossa a meno del 5% dell'Iva dovuta. All'estremo opposto, gli aumenti maggiori nel Vat Gap si sono osservati in Croazia (+6 punti percentuali) e a Cipro (+5 punti percentuali).

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December 08, 2022 09:21 ET (14:21 GMT)

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