Germania: in corsa contro il tempo per importare più Gnl
09 Dicembre 2022 - 12:38PM
MF Dow Jones (Italiano)
A marzo, il governo tedesco ha chiesto alle compagnie
energetiche di valutare la realizzazione di un progetto
ingegneristico apparentemente impossibile: un nuovo terminal per
l'importazione di gas naturale liquefatto, la cui costruzione
normalmente richiede almeno cinque anni, potrebbe essere eretto
nella città portuale di Wilhelmshaven entro la fine dell'anno.
Nel quartier generale di Open Grid Europe, società a cui è stato
chiesto di costruire una porzione del gasdotto, il direttore
tecnico Thomas Hoewener ha posto questa domanda al suo team. 'Se è
no, è un no', ha dichiarato, 'se sì, allora dobbiamo impegnarci,
con tutte le possibili conseguenze per la nostra azienda'.
Dopo tre giorni di valutazioni, l'azienda ha concluso che se
tutto fosse andato alla perfezione il progetto sarebbe stato
realizzato entro Natale. Da allora, ha dovuto fare i conti con una
potenziale tossicità del suolo e le normative ambientali a tutela
della fauna della regione.
"Questo progetto è davvero una corsa contro il tempo", ha
dichiarato il responsabile del progetto Franz-Josef Kissing. "È una
battaglia."
Tagliati fuori da gran parte della fornitura di gas naturale
russo, i Paesi dell'Europa si stanno affrettando ad accumulare
fonti energetiche alternative, costruendo le infrastrutture
necessarie. Questo perché, qualora il continente non riuscisse a
consolidare la propria rete energetica, i governi potrebbero dover
ricorrere al razionamento del carburante quest'inverno, il che
potrebbe portare alla chiusura delle fabbriche e a maggiori
sofferenze per i produttori.
In più, il prossimo inverno potrebbe essere ancora più duro se
gli impianti di stoccaggio del gas non saranno riforniti, con l'Ue
che ha stimato che porre fine alla sua dipendenza dai combustibili
fossili russi aggiungerà almeno 300 miliardi di euro in costi
infrastrutturali, fino al 2030.
Da quando la Russia ha interrotto la maggior parte delle
esportazioni di gas naturale verso l'Europa questo autunno, i
flussi di gas dalla Russia alla Germania si sono ridotti dal 55%
delle importazioni dello scorso anno a zero. I tre terminali
tedeschi di gas naturale liquefatto, il cui completamento è
previsto per quest'anno, potrebbero coprire almeno il 15% della
domanda di gas del Paese e Berlino si sta muovendo per
l'installazione di molti altri terminali nel 2023, anche in via
permanente, stanziando oltre 6,5 miliardi di euro nel 2022.
La Germania, in ogni caso, non è il solo Paese ad aver preso
questa direzione, saranno infatti più di una decina gli impianti di
gas naturale liquefatto, o Gnl, per cui sono previsti lavori
costruzione in tutta l'Unione europea nei prossimi anni, una mossa
che consentirà all'Europa di acquistare più gas da nazioni come il
Qatar e gli Stati Uniti.
Secondo le società incaricate della realizzazione del gasdotto,
c'è ancora lavoro da fare e test da effettuare prima che il
terminal galleggiante, l'Hoegh Esperanza, possa attraccare a
Wilhelmshaven nei prossimi giorni e il gas possa iniziare a
fluire.
Uniper, che gestirà il terminale, ha affermato che se tutto
andrà secondo i piani, la prima nave cisterna che trasporta Gnl
arriverà all'inizio del prossimo anno.
zag
(END) Dow Jones Newswires
December 09, 2022 06:23 ET (11:23 GMT)
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