Bioliquidi: Assitol, diventino capitolo importante Pniec
17 Marzo 2023 - 07:43PM
MF Dow Jones (Italiano)
La filiera italiana dei bioliquidi è un modello virtuoso di
produzione energetica che può ridare slancio al nostro settore
agroindustriale e ridurre nel tempo la storica dipendenza nazionale
dal gas di importazione. Grazie agli Oli Vegetali Puri (OVP),
ricavati da semi oleosi, è infatti possibile contare su una fonte
rinnovabile e programmabile, che vede l'Italia in un ruolo
d'avanguardia.
A sottolineare l'importanza di questo filone agronergetico è
Assitol, l'Associazione Italiana dell'industria olearia. "L'attuale
regime di massimizzazione - spiega Maurizio De Maria, presidente
del Gruppo oli per usi tecnici dell'Associazione - realizzato dal
Governo con l'obiettivo di raggiungere una maggiore indipendenza
energetica grazie a tutte le fonti disponibili, apre nuove
opportunità all'impiego degli OVP".
Tutto parte, infatti, dai semi oleosi, in particolare soia e
girasole. La produzione agricola si integra con l'industria, che
trasforma i semi in farine ed olio, poi le stesse farine sono
utilizzate per la produzione di mangimi destinati agli allevamenti
per la produzione delle carni, mentre gli operatori elettrici
impiegano l'olio vegetale in eccesso delle aziende alimentari, per
creare energia elettrica e termica. "Quella degli OVP rappresenta
non soltanto una filiera virtuosa, ma un modello di economia
circolare - commenta De Maria - in cui ogni segmento lavora in
sinergia con l'altro, in un'ottica di risparmio e di
riutilizzo".
Ogni anno si producono in Italia circa 180mila tonnellate di OVP
utili per il settore energetico. Si tratta di oli vegetali
certificati per sostenibilità e tracciabilità: per essere
dichiarati tali, devono contribuire al risparmio di emissioni di
gas serra ed essere di origine comunitaria.
I numeri danno ragione ad Assitol: i 120 MWh di elettricità
assicurati dagli OVP riforniscono già gli impianti di quasi 300mila
famiglie, distribuite in 70 comuni. In pratica lo stesso
quantitativo di energia richiesto per il funzionamento di 15
ospedali della grandezza del Policlinico di Roma, ottenendo così un
risparmio pari a 192.600.000 metri cubi di gas naturale
all'anno.
L'energia prodotta grazie agli Oli vegetali puri ha inoltre il
grande vantaggio di essere programmabile e flessibile, quindi può
compensare le fluttuazioni della rete elettrica dovute ad altre
fonti rinnovabili come quella solare, eolica e idroelettrica.
Inoltre la sua origine vegetale la rende utilissima nel processo di
decarbonizzazione del comparto energetico italiano.
"Non è un'utopia immaginare un ruolo d'avanguardia per questa
filiera italiana, a patto di puntare sulle nostre oleaginose",
osserva il presidente De Maria. L'Italia, infatti, ha la leadership
nella produzione di soia in Europa, con circa 1 milione di
tonnellate provenienti dall'agricoltura nazionale. L'altra coltura
indispensabile nella produzione di OVP è il girasole, che ha visto
calare notevolmente le quotazioni nazionali dopo l'impennata
causata dal conflitto ucraino, e può essere impiegata in questo
ambito.
Ridotto invece il ricorso alla colza, che in Italia registra
superfici modeste. Oltre a ridurre la dipendenza energetica
dall'estero, promuovere la filiera degli OVP significa anche
combattere il deficit proteico, vale a dire l'insufficiente
produzione di proteine vegetali, di cui l'Europa soffre da tempo, e
sostenere un'agricoltura capace di recuperare terreni marginali e
di ridare fertilità al suolo.
Insomma, i vantaggi degli OVP sono davvero trasversali. "Il
settore dei semi oleosi ha compreso da tempo le potenzialità di
questo filone energetico - ribadisce il presidente del Gruppo Oli
per usi tecnici di Assitol -. Ora il nostro auspicio è che gli OVP
diventino un capitolo importante del prossimo Pniec - Piano di
energia e clima, il cui aggiornamento è previsto entro l'anno".
gug
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March 17, 2023 14:28 ET (18:28 GMT)
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