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Il dollaro si rafforza leggermente ma resta avviato alla peggior settimana da luglio mentre i mercati guardano al percorso della Fed

27 Novembre 2025 12:11PM

Il dollaro statunitense è salito leggermente nelle prime contrattazioni di giovedì, anche se l’attività è rimasta contenuta a causa della festività del Thanksgiving negli Stati Uniti. Nonostante il lieve rialzo, la valuta rimane comunque diretta verso il suo peggior calo settimanale degli ultimi quattro mesi.

Alle 04:49 ET (09:49 GMT), l’indice del dollaro USA — che misura la performance del biglietto verde contro un paniere di sei valute principali — avanzava dello 0,1% a 99,69.

Il sentiment è stato influenzato da notizie secondo cui il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, sarebbe ora considerato il favorito per succedere al presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Gli analisti hanno sottolineato che la propensione di Hassett per tagli più aggressivi ai tassi potrebbe pesare sul dollaro.

Hassett è noto per essere un alleato vicino del presidente Donald Trump, che ha più volte sollecitato la Fed e Powell a ridurre i costi di finanziamento in modo rapido e deciso per sostenere l’economia.

Nonostante i segnali di dibattito interno nella Fed, i mercati prevedono sempre più che la banca centrale taglierà i tassi di 25 punti base nella riunione di dicembre. Sarebbe il terzo taglio consecutivo, dopo quelli di ottobre e settembre, e confermerebbe l’orientamento della Fed a dare priorità all’indebolimento del mercato del lavoro rispetto all’inflazione persistente.

Lo strumento FedWatch del CME assegna ora una probabilità dell’85% a una riduzione di un quarto di punto nella riunione del 9–10 dicembre, contro circa il 39% della settimana precedente.

Gli analisti di ING, tra cui Francesco Pesole, hanno scritto:
“Il dollaro rimane in qualche modo costoso rispetto alle valute del G10, ma dato l’entità della correzione di questa settimana e il margine limitato per ulteriori riprezzamenti dovish prima dell’arrivo di nuovi dati, passiamo a un orientamento neutrale sul [dollaro] per questa festività del Thanksgiving.”

L’euro è sceso dello 0,2% a 1,1580 dollari, mentre gli investitori monitorano i progressi nei colloqui di pace tra Ucraina e Russia — che potrebbero sostenere la moneta unica.

Sebbene un alto emissario statunitense sia atteso in Russia la prossima settimana, alcune fonti indicano che Mosca non sarebbe disposta a fare grandi concessioni in un potenziale accordo con Kyiv.

In Giappone, lo yen è salito dello 0,1% sul dollaro, con i trader che valutano la possibilità che la Bank of Japan possa aumentare i tassi già dal mese prossimo — una prospettiva rafforzata dal recente minimo di dieci mesi della valuta.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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