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DAX, CAC, FTSE100, Borse europee stabili mentre gli investitori attendono i segnali delle banche centrali

02 Dicembre 2025 11:32AM

Le azioni europee si sono mosse con cautela martedì, con i principali indici incapaci di trovare una direzione chiara mentre gli investitori guardano alle importanti decisioni di politica monetaria previste nelle prossime settimane.

Alle 03:05 ET (08:05 GMT), il DAX in Germania e il FTSE 100 nel Regno Unito erano entrambi in rialzo dello 0,1%, mentre il CAC 40 francese cedeva lo 0,1%.

Politica monetaria globale in primo piano

Le borse europee hanno iniziato dicembre in calo, chiudendo la seduta di lunedì con un andamento debole. Nonostante ciò, i principali indici dell’area restano ben avviati verso un bilancio annuale positivo, sostenuti dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già dalla prossima settimana.

Il DAX tedesco e il FTSE 100 britannico sono entrambi in vista di chiudere il 2025 con rialzi superiori al 18%, mentre il CAC 40, frenato da incertezze politiche, è indirizzato verso un progresso più modesto, intorno al 10%.

I mercati attribuiscono ora una probabilità dell’87,2% a un taglio dei tassi di un quarto di punto da parte della Fed, secondo il CME FedWatch Tool. Anche la Bank of England è attesa ridurre i tassi questo mese, vista l’inflazione in raffreddamento e la debole crescita economica, soprattutto dopo gli aumenti fiscali annunciati nell’Autumn Budget della scorsa settimana.

Nel corso della giornata saranno pubblicati anche i dati preliminari sull’inflazione dell’eurozona. L’indice dei prezzi è previsto poco sopra il target della BCE, ma difficilmente questo cambierà le aspettative di una banca centrale ferma almeno fino al 2026.

I buyback societari spingeranno le azioni europee nel 2026

Oltre all’effetto delle politiche monetarie, gli analisti di Barclays individuano un ulteriore sostegno per i mercati europei nel 2026.

Le aziende europee hanno riacquistato azioni proprie per 19,3 miliardi di euro nel novembre 2025 — vicino ai livelli massimi dal 2017 — secondo una nota pubblicata martedì dalla banca. I buyback hanno rappresentato il 2,3% dei volumi di scambio del mese, con società energetiche e finanziarie che da sole hanno generato oltre il 2,5% dei volumi tramite riacquisti.

L’esecuzione dei programmi nel quarto trimestre è superiore alla media storica e il potenziale per il 2026 appare significativo: circa il 70% delle autorizzazioni ai buyback del prossimo anno non è stato ancora utilizzato. I modelli di Barclays indicano inoltre 50 miliardi di euro di nuovi annunci attesi nel primo trimestre.

La banca prevede una crescita dell’8% dell’utile per azione per le azioni europee nel 2026, con il settore automobilistico, le telecomunicazioni e l’energia che attualmente offrono i migliori rendimenti di free cash flow.

Prezzi del petrolio in lieve aumento

I prezzi del greggio hanno mantenuto i guadagni di lunedì, sostenuti dalle tensioni geopolitiche e da una certa prudenza sugli equilibri dell’offerta globale.

Il Brent è salito dello 0,1% a 63,20 $ al barile, mentre il WTI ha registrato un incremento dello 0,2% a 59,41 $. Entrambi i contratti avevano guadagnato oltre l’1% lunedì, con il WTI vicino ai massimi delle ultime due settimane.

Le speranze di progressi nei negoziati riguardanti l’Ucraina restano fragili. Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha ribadito che le priorità di Kiev sono la tutela della sovranità e solide garanzie di sicurezza, aggiungendo che le dispute territoriali restano il nodo più difficile. L’inviato statunitense Steve Witkoff è atteso a Mosca martedì, anche se un rapido epilogo del conflitto — ormai quasi al quarto anno — appare improbabile.

Parallelamente, le tensioni tra Washington e Caracas sono aumentate dopo i segnali degli Stati Uniti su un possibile irrigidimento delle sanzioni nei confronti del Venezuela, incluso il possibile blocco dello spazio aereo, in un Paese considerato il detentore delle maggiori riserve petrolifere al mondo.

Durante il weekend, l’OPEC+ ha confermato un piccolo incremento della produzione per dicembre, ma ha deciso di sospendere ulteriori aumenti nel primo trimestre del 2026 per timori di un eccesso di offerta.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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