Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni all’insegna delle debolezza, in scia all’andamento di ieri e alla chiusura di Wall Street, con il
Nasdaq in rosso (-1,2%), sui timori per la tenuta degli investimenti sull’AI e in attesa della trimestrale di Nvidia di domani. A Milano il
Ftse Mib segna -0,02%, il
Dax di Francoforte -0,16%, l’
Ibex 35 di Madrid +0,10%, il
Cac 40 di Parigi -0,14% e il
Ftse 100 di Londra -0,01%. La Borsa di Tokyo chiude in rosso, con l’indice
Nikkei a -1,39%, frenato dal rafforzamento dello yen.
TIMORI NUOVI DAZI DI TRUMP
In Europa l’attenzione è per la formazione del nuovo governo in
Germania, all’indomani del voto con la vittoria della Cdu di Friedrich Merz che dovrà provare a fare un esecutivo di coalizione che escluda l’estrema destra. In calo le borse asiatiche, sui timori di
nuovi dazi da parte di Donald Trump. Il presidente Usa ha intenzione di rendere più severe le regole per l’acquisto di
tecnologia americana da parte di
società cinesi. Ieri
Alibaba ha chiuso in rosso (-10% a Wall Street). Al vaglio anche la possibilità di imporre dazi sull’uso commerciale di
navi prodotte in Cina. La Casa Bianca ha anche confermato che intende alzare le tariffe del 25% a
Messico e
Canada, dopo la precedente sospensione.
SCENDE L’EURO
Dopo il balzo di ieri, perde forza sull’
euro nel valutario e scambia a
1,046 dollari, dopo essere arrivato sopra quota 1,05 dollari. Sale il petrolio, con il future aprile sul
Wti che scambia a 70,2 dollari al barile (+0,3%), mentre il
Brent di pari scadenza tratta a 74,4 dollari (+0,2%). Non fa registrare grandi movimenti il
gas naturale che ad Amsterdam scambia a 46,8 euro al megawattora (-0,06%).
A PIAZZA AFFARI FARO SU SAIPEM
Guardando ai singoli titoli, a Piazza Affari da seguire
Saipem che riunisce il cda sui conti preliminari 2024, dopo il balzo di ieri per l’acquisizione delle norvegese Subsea7. Sotto la lente anche
Stellantis (-1,1%), dopo la diminuzione delle vendite di auto nuove in Europa (-2,1% a gennaio).
St apre in ribasso (-1,8%) in fondo al listino. Lo
spread scende a 113 punti base in avvio, con il rendimento del decennale italiano invariato al 3,61%.