Aassicurazioni: il virus rincara la polizza (Mi.Fi.)
12 Aprile 2021 - 8:55AM
MF Dow Jones (Italiano)
Meno coperture e premi più salati. La pandemia ha avuto
l'effetto di complicare la vita alle imprese, che nell'ultimo anno
hanno visto salire i prezzi delle polizze per coprirsi dai rischi
legati alla loro attività.
Il fenomeno emerge chiaramente dalla rilevazione effettuata
dall'Anra, l'associazione che raccoglie i risk manager che lavorano
per le medie e grandi aziende che operano in Italia, per esempio
Leonardo, Saipem o Enel, ma anche Prysmian, Avio o Autogrill. Più
dell'80% dei risk manager, contattati dall'associazione presieduta
da Alessandro De Felice, ha dichiarato che nell'ultimo anno le
condizioni del mercato assicurativo sono chiaramente
peggiorate.
A partire dal mercato delle D&O, le polizze che offrono
coperture per la responsabilità di amministratori, sindaci e più in
generali dei dirigenti, dove è emersa una situazione allarmante,
arrivando in qualche caso ad un raddoppio dei premi richiesti. Del
resto la pandemia ha avuto evidentemente l'effetto di aumentare i
rischi, a partire da quelli di rappresentazione degli impatti
Covid-19 nei bilanci, fino a quelli di natura giuslavoristica, con
la richiesta di un aumento delle tutele da offrire ai lavoratori
per ridurre il rischio di contagio in azienda.Ma rincari ci sono
stati anche per le polizze di assicurazione del credito, nonostante
le contromisure messe in atto dal governo, con la garanzia sulle
perdite offerta da Sace gli assicuratori e pure nel ramo property e
di interruzione di attività, dove le assicurazioni, in molti casi,
hanno aggiunto clausole esplicite nei contratti per fugare ogni
dubbio sul fatto che le coperture non valgono in caso di
pandemia.
Ma c'è anche un dato positivo che emerge dalla rilevazioni
dell'Anra: la crescita della specifica estensione delle coperture
per il rischio cyber in varie polizze, dai trasporti al property,
passando per le D&O. a dimostrazione che le assicurazioni in
questo caso sono pronte ad offrire coperture di un rischio che è
evidentemente esploso l'accelerazione all'utilizzo di internet e
delle nuove tecnologie impressa dal lockdown e dallo smart working.
Consigli senza polizza. Il fenomeno più clamoroso è quello che
riguarda le coperture D&O. «Sfiora il 90% la percentuale dei
risk manager che in questo settore si sono trovati ad affrontare un
mercato assicurativo stravolto in termini di costi, condizioni
offerte e capacità di sottoscrizione», dice De Felice. Circa il 30%
dei risk manager ha dovuto accettare per la propria azienda
condizioni di assicurazione meno ampie, più massimali di polizza
più limitati di polizza ed un aumento del livello di ritenzione, le
cosiddette franchigie e scoperti, ovvero la parte del sinistri che
resta a carico dell'assicurato cliente assicurativo. Un mercato,
quello delle D&O, dominato da colossi assicurativi esteri, come
Aig, Chubb, Zurich ed Allianz. Le tensioni sui prezzi però non
riguardano solo l'Italia e non sono tutte da addebitare al
coronavirus.
«C'è un aumento generalizzato della litigiosità e cresce quindi
il rischio per gli amministratori che hanno realizzato per esempio
operazioni di finanza straordinaria», spiega De Felice, «ma mentre
negli Stati Uniti ad un aumento delle cause ha corrisposto anche un
aumento dei sinistri in Italia l'effetto in gran parte è stato
limitato ad un aumento delle riserve sinistri delle compagnie, che
nel frattempo hanno però aumentato i prezzi delle polizze». Per
quanto riguarda la linea Property Damage & Business
Interruption (interruzione di attività) gli effetti del mercato
sono prevalentemente riconducibili all'aumento dei premi mentre
restano sostanzialmente stabili le condizioni di assicurazione e la
capacità di sottoscrizione offerta. Il principale leader di mercato
nei grandi rischi corporate in Italia resta Generali con circa il
40% dei programmi sottoscritti, seguito da altri operatori che si
spartiscono il resto, come FM Global, Hdi Global, Cattolica e
Chubb.Esclusioni da pandemia. Un altro dato significativo riguarda
il fatto che circa la metà dei risk manager censiti da Anra si è
vista richiedere l'inserimento di una clausola di esclusione
rischio pandemia in diverse polizze, e non solo in quelle per danni
materiali e interruzione di attività, ma anche nella responsabilità
civile, trasporti e D&O e quasi il 50% degli assicurati ha
dovuto accettarla nel corso dell'ultimo rinnovo.
fch
(END) Dow Jones Newswires
April 12, 2021 02:40 ET (06:40 GMT)
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