L'Antitrust "auspica che il Comune di Roma, alla luce della improrogabile cessazione dell'affidamento al 31 dicembre 2020, proceda senza ulteriori ritardi a un nuovo affidamento del servizio di illuminazione pubblica comunale, valutando opportunamente la scelta

tra l'indizione di un'apposita gara aperta o l'adesione alla corrispondente convenzione Consip".

E' quanto si legge in un parere pubblicato sul Bollettino dell'Autorità.

L'Antitrust sottolinea "non solo l'illegittimità del perdurante

affidamento del servizio di illuminazione pubblica del Comune di Roma in favore di Acea (Areti), ma anche il maggior costo per il servizio determinato da tale affidamento illegittimo, tanto in termini di comparazione dei costi unitari del servizio con il loro pertinente

benchmark concorrenziale, quanto considerando il notevole e aggiuntivo impegno economico assunto dall'amministrazione capitolina per l'implementazione del piano Led".

Il parere evidenzia inoltre "l'ulteriore pregiudizio connesso alla scelta di un affidamento diretto di lunga durata, che consiste nel non poter adeguare in modo flessibile le condizioni di offerta a soluzioni più performanti e attuali sotto il profilo dell'efficientamento energetico. Questa circostanza, a sua volta, rischia di tradursi, oltre che in una maggiore spesa per l'amministrazione, in una peggiore qualità del servizio reso".

rov

 

(END) Dow Jones Newswires

December 14, 2020 12:53 ET (17:53 GMT)

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