Agatos ha siglato con Sorgenia Svilupp (controllata al 100% di Sorgenia) gli accordi contrattuali in linea con l'offerta vincolante comunicata il 9 ottobre 2019 la cui validità è stata successivamente più volte prorogata.

Gli accordi disciplinano la cessione di una partecipazione del 75% nel capitale della Green Power Marcallese e di una quota del credito che Agatos vanta nei confronti di GPM per i finanziamenti soci effettuati fino ad oggi; la capitalizzazione da parte di Sorgenia, tramite un'ulteriore iniezione di capitali in GPM; il patto parasociale che governerà la joint-venture per i prossimi anni.

Contemporaneamente, la controllata Agatos Energia ha siglato con GPM i contratti definitivi relativi alla costruzione ed il collaudo dell'impianto che utilizzerà la tecnologia di processo «BIOSIP»; la gestione e manutenzione dell'impianto una volta collaudato (contratto di O&M). Il closing dell'operazione, che comprenderà anche la sigla dei contratti di finanziamento oggi in fase di allineamento con la recente Delibera, è previsto entro la fine del 2020.

Nel rispetto della Delibera, i contratti sono caratterizzati da alcuni elementi chiave, che si concretizzeranno al momento del closing: l'acquisizione da parte di Sorgenia di una quota del 75% del capitale sociale della GPM attualmente detenuta al 100% da Agatos, per un corrispettivo pari a 150 mila euro e di una porzione del credito da finanziamento soci effettuato nel passato da Agatos SpA per un corrispettivo pari a circa EUR 600 mila. Il saldo del credito per finanziamenti soci vantato da Agatos SpA al closing, cioè dopo la cessione a Sorgenia e al netto di un rimborso del finanziamento soci Agatos di circa EUR180 mila che sarà finanziato attraverso la linea IVA, sarà pari a circa EUR 2.1mn e formerà parte dell'equity iniziale richiesta dalla banca; l'ulteriore capitalizzazione di GPM per un importo di circa EUR 5,8mn costituirà il saldo dell'equity iniziale richiesta dalla banca e verrà effettuata da Sorgenia al Closing tramite un finanziamento soci in denaro. Aggiungendo questo finanziamento soci a quello acquisito da Agatos, Sorgenia deterrà il 75% del finanziamento soci complessivo, in linea con le proporzioni sociali; il conferimento ad Agatos Energia da parte di GPM del contratto EPC "chiavi in mano" per la realizzazione dell'impianto che genererà un valore di fatturato di quasi16 milioni, e del contratto di O&M pluriennale che entrerà in vigore una volta collaudato l'impianto, per un valore di fatturato di circa 1,4 milioni all'anno; un contratto di licenza del brevetto BIOSIP tra la società del gruppo Agatos che detiene il brevetto e GPM, che prevede un corrispettivo annuale fisso e un corrispettivo annuale variabile in funzione della produzione di biometano dell'impianto.

L'inizio dei lavori in cantiere è previsto nel primo trimestre del 2021 dopo l'avveramento delle condizioni sospensive relative al contratto EPC, in linea con il mercato per contratti di questa natura. Si prevede che l'impianto verrà collaudato all'inizio del 2022. L'obiettivo del progetto di Marcallo, che utilizzerà la tecnologia BIOSIP brevettata da Agatos, è di produrre biometano recuperando la frazione umida della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (FORSU), cioè i residui organici dei cittadini del territorio. La tecnologia è particolarmente innovativa e permette di trasformare fino a 35.000 tonnellate all'anno di residui organici in biometano avanzato da immettere nella rete nazionale di Snam, con una produzione oraria di quasi 500 standard metri cubi. Il progetto è autorizzato a trattare la FORSU ed anche gli scarti organici dell'industria alimentare.

L'Amministratore Delegato di Agatos, Leonardo Rinaldi, ha dichiarato che "questo impianto sarà la prima realizzazione nella quale il processo BIOSIP troverà applicazione integrale. Si tratta di un processo innovativo che consente di trasformare un rifiuto complesso da gestire come l'umido urbano in un prodotto di valore come il biometano. Il processo, basato completamente su tecnologie italiane, si caratterizza per l'alta efficienza di produzione di biometano e per la completa valorizzazione del digestato residuo, che negli impianti tradizionali viene convertito in compost, prodotto che sempre più difficilmente trova un possibile utilizzo in agricoltura. Il processo BIOSIP si caratterizza inoltre per l'assoluta assenza di emissioni odorigene e per il bassissimo impatto ambientale, nonché per il pieno rispetto della Direttiva Nitrati, integrando processi di pastorizzazione e sistemi di evaporazione con conseguente separazione dei residui ammoniacali".

Il Presidente di Agatos, Ingmar Wilhelm, ha aggiunto che "questa prima applicazione integrale del nostro brevetto BIOSIP potrà fare da traino ad una sempre più articolata pipeline, sia italiana che internazionale, di impianti da realizzare nel futuro. La tecnologia di Agatos permette di tradurre lo smaltimento dei rifiuti organici delle nostre città da un dovere ad un'opportunità con grandi benefici ambientali".

lab

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