Agatos ha concluso il progetto di Marcallo, avvenuto attraverso la cessione a Sorgenia Sviluppo (controllata al 100% di Sorgenia) di una partecipazione pari al 75% nel capitale della Green Power Marcallese.

Il corrispettivo della cessione, spiega una nota, è pari a 0,15 mln euro e include anche una quota del credito soci che Agatos vanta nei confronti di GPM per i finanziamenti effettuati fino ad oggi per sviluppare il Progetto Marcallo, di valore nominale pari a 0,48 mln per un corrispettivo pari a circa 0,60 mln e rimanendo creditore della GPM per circa 2,3 mln.

Inoltre Sorgenia ha versato in GPM un finanziamento soci pari a 5,85 mln che verrà utilizzato per la costruzione del Progetto arrivando così a detenere anche il 75% del credito soci complessivo. In questo modo l'equity necessario per realizzare il progetto è stato versato interamente e questo ha anche soddisfatto l'ultima condizione sospensiva posta da Banco Bpm per poter procedere al finanziamento dell'operazione.

Essendo entrato in vigore il patto parasociale che governerà la joint-venture per i prossimi anni, i soci hanno tenuto un'assemblea ordinaria per nominare il nuovo consiglio di amministrazione controllato da Sorgenia.

L'investimento farà capo a una società controllata da Sorgenia (75%) e partecipata da Agatos (25%), società operante da circa 20 anni nell'impiantistica per la produzione di energia da fonti rinnovabili e partner industriale di Sorgenia in questa operazione. Si tratta di una realizzazione all?avanguardia che porterà un nuovo e significativo beneficio ambientale: la forsu, anziché andare in discarica, sarà trasformata in biometano 100% ecosostenibile , senza alcun tipo di emissione, nemmeno odorosa. Gli unici sottoprodotti di questo innovativo processo saranno un combustibile solido di alta qualità, che potrà essere utilizzato nell'industria in sostituzione di carbone o petrolio , e un fertilizzante di qualità , completamente privo di inquinanti.

La tecnologia adottata consentirà inoltre di estrarre alti rendimenti energetici da un materiale di scarso valore: sarà così possibile produrre, a parità di frazione organica, una quantità di biometano maggiore. Altro elemento distintivo è la natura tutta italiana dell'operazione : non solo gli investitori, ma anche la tecnologia, i fornitori ed il finanziatore sono espressioni delle migliori realtà del nostro Paese.

Il nuovo Presidente e Amministratore Delegato di GPM, Alberto Bigi, di nomina Sorgenia, ha quindi siglato insieme al Banco Bpm il contratto di finanziamento che prevede un pacchetto di finanziamenti composto da un finanziamento di tipo "project" a lungo-termine su base non-recourse, da una linea IVA e da una working capital facility per complessivi EUR18,8 milioni. Si sono perfezionati anche gli altri contratti di progetto siglati preliminarmente il 16 dicembre 2020 ossia il contratto EPC, il contratto O&M e il contratto di licenza del brevetto BIOSIP.

L'Amministratore Delegato di Agatos, Leonardo Rinaldi, ha dichiarato: "Sono lieto che dopo un lungo percorso di negoziazioni con Sorgenia, che integrava il suo programma di transizione verso una nuova fase di sviluppo e di investimenti nelle diverse fonti rinnovabili, sia stato raggiunto questo importante risultato. Questo è il primo passo per lo sviluppo della tecnologia BIOSIP che garantisce la completa circolarità del rifiuto, anche in ambito agricolo, e che consentirà ad Agatos di sviluppare il nuovo piano industriale di prossima presentazione".

Il Presidente di Agatos, Ingmar Wilhelm, ha aggiunto: "Questa prima applicazione integrale del nostro brevetto BIOSIP farà da traino ad una sempre più articolata pipeline di progetti sia in Italia che all'estero. La tecnologia brevettata di Agatos permette di tradurre lo smaltimento dei rifiuti organici delle nostre città da un dovere ad una grande opportunità per concretizzare grazie a una tecnologia tutta italiana l'economia circolare, con tanti benefici ambientali".

"Sorgenia avvia oggi una nuova fase di sviluppo e di investimenti nelle diverse fonti rinnovabili, e lo fa con un progetto innovativo e di tecnologia italiana, che garantisce la completa circolarità e che si candida a essere punto di riferimento nel settore delle bioenergie", ha commentato Gianfilippo Mancini, Ceo di Sorgenia .

L'intervento va incontro agli obiettivi di crescita delle rinnovabili definiti dal piano nazionale energia e clima (Pniec), e risponde all'esigenza del nostro Paese di dotarsi di strutture per lo smaltimento dei rifiuti organici, in continua crescita. Il progetto avrà ricadute ambientali positive sul territorio anche grazie alla realizzazione di opere di protezione dal rischio idrogeologico e all'utilizzo di biomassa proveniente dalla manutenzione boschiva delle aree circostanti. I lavori di costruzione dureranno circa 18 mesi.

Gli studi legali a supporto dell'operazione sono stati Gianni Origoni & Partners per Agatos, Antonucci & Partners per Sorgenia e Gattai, Minoli Agostinelli & Partners per il Banco Bpm.

com/lab

 

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December 28, 2020 10:00 ET (15:00 GMT)

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