Aspi: ultima battaglia nel governo, M5S chiede testa De Micheli (Stampa)

Il M5S è arrivato al Cdm su Aspi con una premessa chiara: De Micheli è stata «sleale» e «ha dato un vantaggio competitivo» ai Benetton, «dovrebbe dimettersi».

I grillini, scrive La Stampa, si riferiscono alla pubblicazione della lettera inviata da De Micheli a Conte, il 13 marzo, con il parere dell'Avvocatura dello Stato che avvertiva il governo dei rischi che si correrebbero in caso di revoca delle concessioni ad Aspi. Anche tra i compagni di partito di De Micheli, la parole verso di lei sono tutt'altro che tenere. Ormai a difenderla sembra esserci solo Dario Franceschini, capodelegazione del Pd, distante anni luce anche dal segretario Zingaretti, più orientato a sostenere la battaglia del premier. Il premier furioso, convinto che la lettera l'abbia fatta uscire proprio De Micheli. «Pensa di scaricare la colpa sudi me?» si sfoga il capo dell'esecutivo. Pd e M5S sono attoniti. La scena clou si tiene all'Ambasciata francese, per le celebrazioni del 14 luglio. Conte è seduto in prima fila, alla sua sinistra c'è il segretario del Pd, alla sua destra, due posti più in là, il ministro degli Esteri del M5S Luigi Di Maio, subito dietro di lui la ministra dei Trasporti Paola De Micheli. La tensione è altissima. Il clima intossicato dai sospetti e dai timori di come andrà a finire il Consiglio dei ministri forse più decisivo del giovane governo giallorosso.

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