Assicurazioni: è corsa al digitale (MF)
27 Gennaio 2021 - 9:21AM
MF Dow Jones (Italiano)
Con la pandemia l'innovazione tecnologica e la trasformazione
digitale sono diventati temi centrali nei piani industriali delle
assicurazioni. Ma, in assenza di poli aggreganti nell'insurtech,
c'è il rischio che solo i big riescano ad avere risorse e
competenze per innovare.
A scattare la fotografia è la ricerca condotta da Iia, l'Italian
InsurTech Association, e EY, in collaborazione con Sas dalla quale
emerge che ad oggi il 35% delle compagnie ha nominato un chief
innovation officer che nel 74% dispone di un team dedicato di oltre
dieci persone. Qualcosa insomma si sta muovendo: l'80% del campione
ha dichiarato di avere avviato percorsi di formazione dedicati
all'innovazione, e nel 60% dei casi sono rivolti a tutti i
dipendenti. Dall'analisi emerge poi chiaramente che il lockdown ha
influenzato il rapporto tra le compagnie assicurative e i clienti.
Con il blocco della circolazione il 79% dei clienti ha comunicato
con la propria assicurazione attraverso contact center, chatbot e
strumenti di videochat, mentre il restante 21% si è affidata al
telefono.
Il maggior uso dei canali digitali non sembra però riguardare le
sottoscrizioni: il 30% degli intervistati ritiene invariata
l'entità delle sottoscrizioni online, mentre il 41% ha osservato
una crescita limitata (sotto il 10%). La pandemia ha anche spinto
le compagnie a creare nuovi prodotti che tengano conto delle nuove
esigenze dei clienti: il 72% delle compagnie ha lanciato prodotti
ad hoc per fare fronte all'emergenza. E nel lungo periodo, il 35%
degli intervistati si aspetta un incremento nel numero di
sottoscrizioni e quasi la metà (48%) una richiesta di coperture più
estesa, data la maggiore necessità di protezione avvertita dai
consumatori.
Innovazione che potrebbe rivelarsi utile anche a far crescere il
mercato assicurativo danni italiano con il rapporto tra premi
incassati e pil tra i più bassi d'Europa. Per quanto riguarda la
presenza di un budget dedicato all'innovazione, il 75% ha previsto
una soglia di spesa, e per quasi la metà (48%) del campione è
superiore al milione. «Come è naturale aspettarsi, la propensione
alla spesa aumenta in base alle dimensioni della compagnia e alla
raccolta premi, con i due terzi dei player più grandi, con premi
superiori ai 5 miliardi, che riservano all'innovazione più di 1
milione di euro l'anno», osserva Simone Brandimarte, presidente
dell'Italian InsurTech Association.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 27, 2021 03:06 ET (08:06 GMT)
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