Auto: Csp, settembre rosso cupo in Europa
15 Ottobre 2021 - 12:05PM
MF Dow Jones (Italiano)
Settembre rosso cupo per l'auto in Europa. Rispetto al 2019,
cioè all'anno che ha preceduto la pandemia da coronavirus, a
settembre le immatricolazioni di autovetture in Europa Occidentale
(Ue+Efta+Uk) hanno subito un calo del 24,3%, mentre nel periodo
gennaio-settembre la contrazione è stata del 24,4%.
Sulle speranze di ripresa del mercato dell'auto, stremato dalla
pandemia, commenta il Centro Studi Promotor, si è abbattuta la
crisi nelle forniture di semiconduttori, che sono particolari
essenziali per la costruzione di auto. Questa crisi sta fortemente
penalizzando la produzione con ripercussioni che cominciano ad
essere importanti anche sui tempi di consegna delle vetture nuove
che si allungano sempre di più e ha riflessi anche sul mercato
dell'usato a cui si rivolge in maniera crescente parte degli
automobilisti che non riescono ad ottenere tempi di consegna
ragionevoli per comprare un'auto nuova. La situazione è
particolarmente pesante in tutta Europa anche per le aziende
concessionarie che vedono fortemente penalizzate le vendite di auto
nuove con un danno che non è certo compensato dagli aumenti dei
prezzi delle auto usate di cui hanno scorte che si stanno sempre
più assottigliando.
Questa situazione, sottolinea il Csp, interessa praticamente
tutti i mercati dell'Europa Occidentale. Un aspetto di particolare
interesse nei dati diffusi oggi dall'Acea è comunque il fatto che
proprio in settembre si registra un boom nelle vendite di auto
elettriche pure (Bev) o ibride con la spina (plug-in) dovuto al
crescente interesse verso questo tipo di veicoli e probabilmente
anche al fatto che presso le concessionarie di tutta Europa vi è
ancora una buona disponibilità di auto di questo tipo da collocare
sul mercato.
Nel Regno Unito in settembre, mentre le immatricolazioni
accusano un calo del 37,3% su settembre 2019, la quota di mercato
delle auto elettriche (Bev) si è attestata al 15,2%, mentre
l'ibrido plug-in ha toccato il 6,4%. In Germania in settembre, a
fronte di un calo delle immatricolazioni del 19,5% su settembre
2019, la quota delle elettriche ha toccato il 29% e quella degli
ibridi plug-in è arrivata a superare il 13%. Per quanto riguarda
l'Italia in settembre le immatricolazioni di autovetture hanno
fatto registrare un calo del 26,2% sul 2019, ma la quota di mercato
delle auto elettriche è balzata all'8% contro lo 0,9% del settembre
2019, mentre la quota delle ibride plug-in è salita al 5,2% contro
lo 0,6% del settembre 2019.
Con riferimento alle auto elettriche particolarmente
interessante per l'Italia è la proposta lanciata nei giorni scorsi
dal viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin
per rendere strutturali gli ecobonus per l'acquisto di vetture
elettriche o a basso impatto con uno stanziamento annuo di un
miliardo. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi
Promotor, questa proposta va nella direzione giusta in quanto
supera gli incentivi stop and go e può dare un forte contributo al
contenimento delle emissioni nocive, creando un quadro di certezze
per la transizione verde che in prospettiva potrebbe prendere il
posto del quadro di buone intenzioni che ha fin qui caratterizzato
il mercato dell'auto ad emissioni zero o contenute.
Nella prospettiva di accelerare la sostituzione del parco auto
per renderlo meno inquinante e più sicuro - aggiunge Quagliano -
importante sarebbe, poi, rendere strutturali anche gli incentivi
recentemente approvati per l'acquisto con rottamazione di auto
usate Euro6 e il modo migliore per farlo potrebbe essere
l'eliminazione dell'imposta sui passaggi di proprietà delle vetture
usate, imposta che negli altri paesi europei non esiste o è molto
inferiore a quella che si paga in Italia.
com/lde
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1511:48 ott 2021
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October 15, 2021 05:50 ET (09:50 GMT)
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