Auto: Unrae; primo leggero segno positivo dopo 8 mesi, +1,1% a settembre
16 Ottobre 2020 - 02:03PM
MF Dow Jones (Italiano)
Si arresta il calo del mercato dell'auto in Europa, che dopo 8
mesi di contrazioni consecutive, con crolli drammatici nel periodo
dei lockdown, registra nel mese di settembre un leggero segno
positivo (+1,1%), il primo dall'inizio dell'anno.
I dati diffusi oggi dall'Acea, l'Associazione dei Costruttori
Europei, indicano 1.300.048 immatricolazioni di autovetture
nell'area Ee+Efta+Uk, appena 14.500 unità in più delle 1.285.545
del settembre 2019. Nei primi 9 mesi la flessione rimane pesante e
pari al 29,3% con 8.567.920 vetture immatricolate rispetto alle
12.117.401 del gennaio-settembre dello scorso anno.
L'arresto dell'emorragia nel mese appena trascorso deriva da
andamenti differenziati fra i 5 Major Markets: l'Italia segna il
risultato migliore con un incremento del 9,5%, segue a poca
distanza la crescita della Germania (+8,4%), flessioni contenute
interessano la Francia (-3%) e il Regno Unito (-4,4%), mentre una
nuova riduzione a doppia cifra coinvolge la Spagna (-13,5%). Nei
primi 9 mesi, invece, l'Italia consuntiva un calo del 34% circa, in
linea con la Gran Bretagna e un po' migliore della Spagna, ma
decisamente peggiore di Francia e Germania. Andamenti disomogenei
caratterizzano poi tutti i Paesi monitorati da Acea.
"In assenza di sviluppi particolarmente negativi dovuti al
peggioramento della situazione epidemiologica", afferma Andrea
Cardinali, Direttore Generale dell'Unrae, l'Associazione delle Case
automobilistiche estere, "a fine anno il mercato europeo non si
dovrebbe allontanare troppo dalle stime formulate a fine giugno
dall'Acea, che prevedevano la perdita di almeno 1/4 dei
volumi".
"Il risultato dell'Italia", prosegue il Direttore Generale, "è
il frutto momentaneo del sostegno degli incentivi governativi, che
in un momento di crisi straordinaria hanno stimolato la clientela,
soprattutto quella privata, a sostituire la propria vecchia
vettura. Il dato delle nuove immatricolazioni va visto anche alla
luce del numero di rottamazioni registrate nel mese di settembre
che, con una crescita del 47,4% secondo i dati ACI, hanno trainato
il totale delle radiazioni, determinando un tasso di sostituzione
superiore ad 1 e quindi una leggera riduzione del parco circolante
per la prima volta dopo tanto tempo".
"Questa pur lenta ripartenza nel rinnovo del parco circolante",
conclude Cardinali, "porterà un significativo beneficio sulla
sicurezza stradale e sulla riduzione delle emissioni ambientali,
oltre ad un positivo ritorno sull'investimento pubblico. La
decisione di non rifinanziare i fondi degli incentivi per l'ultima
parte dell'anno in corso, presa in sede di conversione in Legge del
Decreto Agosto, andrà a vanificare i risultati tangibili già
ottenuti, nonché ad esaurire il contributo italiano alla ripresa
europea".
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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October 16, 2020 07:48 ET (11:48 GMT)
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