"Serve autorevolezza riconosciuta da tutti i player per fare il regolatore, senza irrigidire eccessivamente il sistema. Sono certo che l'Autorità dei trasporti avrà un ruolo decisivo nel trovare un equilibrio fra tutti gli interessi, quelli degli utenti, ma anche quelli dell'industria".

Lo ha detto Nicola Zaccheo, presidente uscente di Enac, in un'intervista al Sole 24 Ore a proposito del dossier Aspi. "Questo varrà anche per quelle concessioni, nelle autostrade o negli aeroporti per esempio, dove probabilmente serve riequilibrare contratti del passato troppo sbilanciati in favore dei concessionari e limare l'Ebitda dove è eccessivo, ma al tempo stesso dobbiamo sempre sapere che in questi settori il peso degli investimenti privati è decisivo per avere un sistema efficiente e dobbiamo fare di tutto per attrarre questi investimenti", ha aggiunto Zaccheo. Quanto alle soluzioni per l'assetto azionario della nuova Aspi, "mi pare che si stia andando sulla strada giusta, correggendo distorsioni del passato, anche con una presenza importante dello Stato (tramite Cdp) nel capitale ma c'è da augurarsi si tratti di una presenza temporanea perché non si può fare a meno degli investimenti privati in questo settore", ha spiegato.

Zaccheo è pronto a traslocare all'Art e proprio in vista del nuovo ruolo ha due obiettivi da portare a compimento: i nuovi piani economico-finanziari delle concessionarie autostradali (compreso quello della Nuova Aspi) e il completamento della regolazione economico-tariffaria negli aeroporti. A tal proposito, Zaccheo ha proposto "un protocollo d'intesa fra Enac e Art per portare a compimento il trasferimento all'Art della regolazione economica e risolvere qualche piccola sovrapposizione rimasta, evitando duplicazioni". Si occuperà anche di regolazione ferroviaria e già anticipa che "l'area più critica riguarda probabilmente i porti, verso i quali va svolta una azione di armonizzazione per evitare sistemi regolatori troppo difformi".

Dopo l'emergenza Covid, "il settore dei trasporti è il più colpito in assoluto, più del turismo" anche se i risultati per il trasporto aereo indicano «segnali di ripresa più forti di quanto previsto da Eurocontrol», dovuti soprattutto al fatto che le linee guida per il settore «sono piuttosto consolidate e hanno individuato un modello di security sanitaria che sembra funzionare", ha concluso.

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1608:16 set 2020

 

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