B.Carige: 2/10 scadenza per impugnare assemblea 29/5 (fonti)
28 Settembre 2020 - 12:19PM
MF Dow Jones (Italiano)
Scade il 2 ottobre il termine per impugnare l'assemblea degli
azionisti di Banca Carige dello scorso 29 maggio, quella che
approvò la proposta di conversione facoltativa delle azioni di
risparmio in azioni ordinarie della società, diede il via libera al
raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio e in parte
ordinaria, approvò la rinuncia alle azioni di responsabilità nei
confronti degli ex vertici Cesare Castelbarco Albani e Piero Luigi
Montani.
Tali decisioni furono assunte con la composizione del nuovo
azionariato dopo che l'assemblea dello scorso settembre aveva
approvato l'aumento di capitale da 700 mln. L'operazione aveva
decretato l'ingresso del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
(Fitd) e la diluizione dell'ex primo azionista Malacalza
Investimenti da oltre il 27% a circa il 2%.
Il raggruppamento dei titoli - nel rapporto di una nuova azione
ordinaria ogni 1.000 azioni ordinarie possedute e di 1 nuova azione
di risparmio ogni 1.000 azioni di risparmio possedute - così come
la conversione erano già stati impugnati dagli azionisti di
risparmio. "Il voto espresso dall'assemblea Speciale degli
azionisti di risparmio sui punti 4 e 5 all'ordine del giorno non
modifica le intenzioni di Banca Carige di proseguire con
l'attuazione delle operazioni di conversione facoltativa delle
azioni risparmio in azioni ordinarie e di raggruppamento delle
azioni ordinarie e di risparmio, entrambe già oggetto di
approvazione da parte dell'assemblea degli azionisti di Banca
Carige in sede straordinaria tenutasi in data 29 maggio 2020",
aveva rilevato la banca. Occorre capire ora se gli azionisti
decideranno di percorrere con più decisione questa strada.
Diversa la questione della revoca dell'azione di responsabilità
nei confronti degli ex vertici che era stata approvata dal Cda e
fortemente voluta da Malacalza Investimenti, all'epoca primo
azionista. L'azione di responsabilità era stata avviata per
l'operazione di vendita ad Apollo delle due compagnie Carige Vita
Nuova e Carige Assicurazioni, chiusa a giugno 2015, e la relativa
definizione degli accordi di distribuzione dei prodotti
assicurativi. L'istituto ligure aveva chiesto un un risarcimento di
un miliardo e 250 milioni di euro.
Il Fondo Apollo successivamente chiuse il contenzioso con Carige
decidendo di transare. A seguire Malacalza I. chiese la
divulgazione completa del testo del Settlement Agreement stipulato
tra la banca e i diversi soggetti del Gruppo Apollo. Una richiesta
respinta dall'istituto in quanto "esistono vincoli di riservatezza
che ne proibiscono la divulgazione integrale".
L'accordo transattivo col gruppo Apollo per la vicenda legata
alla vendita del comparto assicurativo ad Amissima ha avuto un
effetto complessivo sul patrimonio netto di Banca Carige di -19,063
mln, mentre l'effetto sulla liquidità è stato pari a -26,387 mln.
Per far fronte all'intesa l'istituto ligure ha attinto al Fondo
rischi e oneri per 127,240 mln di euro di cui 83,7 milioni gia'
accantonati sino al 2018 e 43,5 milioni accantonati al 30 giugno
2019. L'accordo transattivo con le societa' del gruppo Apollo, in
base a quanto si legge in un Prospetto informativo, ha visto la
compensazione integrale del finanziamento di circa 97 milioni di
euro con quanto dovuto alla controparte a titolo di indennizzo a
fronte delle garanzie prestate nell'ambito del contratto di
cessione delle compagnie di assicurazione. A ciò si aggiunge un
ulteriore riconoscimento da parte di Banca Carige ad Amissima
Holdings di un importo lordo pari a circa 6,7 milioni di euro; un
indennizzo per gli anni 2017 e 2018, a titolo di aggiustamenti
commissionali, di 18,6 milioni; un riconoscimento alle controparti
di rimborsi per spese legali di 0,9 milioni e un regolamento per
cassa degli importi concordati nell'accordo transattivo per 26,2
milioni.
Bce aveva negato alla holding della famiglia Malacalza
"l'accesso a vari documenti relativi alla decisione" del consiglio
direttivo che il primo gennaio 2019 ha commissariato la banca. La
Corte di Giustizia europea ha dato ragione a Malacalza
Investimenti, annullando il provvedimento Bce e costringendo la
banca centrale a pagare le spese legali.
cce/glm
(END) Dow Jones Newswires
September 28, 2020 06:04 ET (10:04 GMT)
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