Pur nel quadro delle significative incertezze e dei rischi rilevati (anche di natura legale e fiscale) e basandosi prudentemente su un perimetro d'analisi coerente con uno scenario stand-alone oltre il 2021 (che, al verificarsi di determinate circostanze, renderebbe necessario procedere ad un'operazione di rafforzamento patrimoniale e confermerebbe le incertezze circa i tempi di recupero delle attività fiscali), gli Amministratori ritengono che il Gruppo B.Carige abbia la ragionevole aspettativa di continuare la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile e di rispettare nei prossimi 12 mesi i requisiti prudenziali minimi in materia di fondi propri e di liquidità richiesti in ambito SREP.

L'aspettativa, spiega una nota, tiene conto delle disposizioni contenute nella comunicazione della BCE del 28 luglio 2020, che consente di derogare temporaneamente i requisiti patrimoniali utilizzando la Pillar 2 Guidance ed il Capital Conservation Buffer, nonché della conferma del "perdurante, pieno e convinto impegno nel sostegno di Banca Carige e degli interventi per proseguire nel processo di turnaround, di sviluppo commerciale, di efficientamento e di ottimizzazione del capitale della Banca" dichiarato pubblicamente il 28 luglio 2021 da parte del FITD, attuale azionista di controllo, che ha avviato il processo di selezione di un partner per addivenire ad una business combination del Gruppo e alla dismissione della partecipazione nel capitale della Banca.

Secondo il management, in considerazione delle incertezze connaturate alla ripresa delle attività commerciali dopo le difficoltà attraversate dal Gruppo negli esercizi precedenti, a cui si sono aggiunti gli impatti economico-finanziari della pandemia da Covid-19, nel corso del primo trimestre dell'anno 2021 è stato predisposto un aggiornamento dei target annuali del Piano Strategico (precedentemente approvato dai Commissari Straordinari nel luglio 2019). Tale aggiornamento è stato predisposto assumendo uno scenario stand-alone per tutto l'arco temporale del Piano Strategico (2023), pur in presenza dell'opzione di acquisto detenuta da CCB (Cassa Centrale Banca) per rilevare la partecipazione di controllo del FITD, rinunciata poi a marzo. Nell'aggiornamento dei target, in conseguenza dell'andamento dell'esercizio 2020 e alla luce delle ripercussioni economiche della pandemia, la Banca stimava il differimento temporale di un anno per il raggiungimento dei target determinati precedentemente all'emergenza sanitaria.

In seguito all'andamento dei primi sei mesi dell'anno (a conclusione dei quali è stata contabilizzata una perdita di 49,9 milioni a fronte di un risultato stimato per l'intero esercizio 2021 di -84 milioni) il target per il 2021 non può essere puntualmente confermato. Si stima tuttavia che l'uscita dallo scenario pandemico da Covid-19 a partire dall'esercizio 2022 e l'accelerazione degli effetti delle azioni già pianificate ed in corso e/o dell'avvio tempestivo di eventuali nuove azioni a sostegno del Piano, siano in grado di far recuperare, a partire dall'esercizio 2022, l'eventuale quota parte dei margini reddituali 2021 previsti e non conseguiti, consentendo agli Amministratori di confermare le linee strategiche e i target 2022 e 2023 (tra cui l'attesa che il risultato consolidato lordo a fine 2022 ritorni ad essere positivo e nel 2023 il Gruppo realizzi un risultato consolidato netto positivo).

com/lab

MF-DJ NEWS

0514:00 ago 2021

 

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August 05, 2021 08:01 ET (12:01 GMT)

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