B.Ifis: supera target e chiude il 2020 con utile a 68,8 mln
11 Febbraio 2021 - 6:59PM
MF Dow Jones (Italiano)
Banca Ifis chiude il 2020 con un utile netto di 68,8 milioni di
euro, superiore alla guidance (tra 50 e 65 milioni di euro)
nonostante la seconda ondata di Covid-19 e il lockdown che ha
interessato il Paese a partire dal mese di ottobre.
Lo comunica una nota in cui si sottolinea che si rafforza la
posizione patrimoniale con CET1 all'11,29% (+0,33% rispetto al 31
dicembre 2019. Si registra anche un miglioramento della qualità del
credito: Gross Npe ratio e' al 6,4% al 31 dicembre 2020 (9,8% al 31
dicembre 2019); il Net Npe ratio e' al 3,2% al 31 dicembre 2020
(5,4% al 31 dicembre 2019). Le rettifiche e accantonamenti
addizionali imputabili al Covid-19 sono di 76 milioni di euro per
far fronte all'atteso deterioramento della qualità degli attivi nel
business commerciale e ai più lenti recuperi nel business Npl per
effetto della pandemia.
Nel 2020 si registra un ulteriore rafforzamento della solida
posizione di liquidità: circa 1 miliardo al 31 dicembre 2020 tra
riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 900%).
Gli acquisti di Npl sono pari a 2,7 miliardi di euro rispetto ai
2,4 miliardi di euro previsti a inizio anno e i recuperi di cassa
Npl sono pari a 259 milioni di euro, in linea con il 2019
nonostante il Covid-19 e il lockdown.
Il Margine di intermediazione e' a 468 milioni di euro (-16,2%
rispetto al 31.12.2019) negativamente influenzato dagli effetti
della crisi pandemica. I costi operativi si attestano a 308 milioni
di euro (+4,4% rispetto al 31.12.2019) prevalentemente per il
sostenimento di costi non ricorrenti. L'Asset quality risulta
migliorata con la dismissione di 120 milioni di euro (GBV) di
crediti non performing (principalmente exInterbanca) nel quarto
trimestre 2020.
"La Banca ha affrontato e gestito con efficienza la situazione
derivante da un contesto macroeconomico senza precedenti ed è oggi
ben posizionata per affrontare i prossimi mesi e cogliere le
opportunità di crescita della ripresa economica attesa a partire
dal prossimo anno - spiega l'amministratore delegato Luciano
Colombini -. Nel 2020, la redditività e il recupero dei crediti non
performing hanno dimostrato una forte resilienza e nel contempo
sono stati migliorati la qualità degli attivi e i requisiti
patrimoniali. Nonostante la seconda ondata di Covid-19 che ha
interessato anche il nostro Paese a partire dal mese di ottobre,
Banca Ifis ha chiuso il 2020 con un utile d'esercizio di 68,8
milioni di euro, un risultato superiore alla guidance di agosto
2020 stimata tra i 50 e i 65 milioni di euro. Tutti i trimestri
dell'anno 2020 sono stati profittevoli sebbene siano state fatte
rettifiche e accantonamenti addizionali per complessivi 76 milioni
di euro per far fronte all'atteso deterioramento della qualità
degli attivi nel business commerciale e/o a tempi più lunghi e
recuperi leggermente inferiori nel Settore Npl per effetto della
pandemia".
"Abbiamo accelerato la riduzione dei crediti deteriorati,
originati principalmente dal Gruppo ex Interbanca acquisito nel
2016, raggiungendo in anticipo il nostro obiettivo di cessioni di
Npl previsto nel Piano Industriale 2020-22. Solo nel quarto
trimestre 2020 abbiamo infatti ceduto circa 120 milioni di euro di
crediti deteriorati lordi (GBV), caratterizzati da elevati
accantonamenti e anzianità, e già lavorati da Banca Ifis. A seguito
di queste cessioni, al 31 dicembre 2020, l'indice di crediti
deteriorati lordi1 si è attestato al 6,4% al 31 dicembre 2020
(rispetto al 9,8% del 31 dicembre 2019) e l'indice dei crediti
deteriorati netti1 al 3,2% al 31 dicembre 2020 (rispetto al 5,4% al
31 dicembre 2019). Si conferma dunque la tenuta della qualità
dell'attivo che a oggi ha riportato pochi segni di deterioramento
sul portafoglio crediti, prevalentemente relativi a posizioni che
già presentavano criticità. Buona la performance del business
commerciale nel quarto trimestre (turnover del factoring +8,6%
rispetto al terzo trimestre e nuove erogazioni leasing +26% sul
30.09.2020) che dimostra la capacità della Banca di cogliere le
opportunità del graduale miglioramento del contesto macroeconomico.
Sul mercato Npl abbiamo confermato la nostra leadership nel
segmento unsecured small ticket, superando le previsioni di inizio
d'anno con l'acquisizione di complessivi 2,7 miliardi di euro di
crediti non performing in valore nominale che contribuiranno alla
profittabilità del Gruppo per i prossimi anni. Si dimostra solido
il business Npl nel quale la cassa recuperata è stata pari a 259
milioni di euro, nonostante gli effetti derivanti dal Covid-19 e
dal lockdown che ha comportato la chiusura dei tribunali. Nel 2020
Banca Ifis ha rafforzato il CET1 che si è attestato all'11,29%
(+0,33% dal 31 dicembre dell'anno precedente), al netto dei
dividendi del 2019 (pari a 59 milioni di euro) il cui pagamento è
sospeso in conformità alle raccomandazioni di Banca d'Italia e dei
dividendi 2020 (di 25 milioni di euro) che verranno proposti in
approvazione alla prossima Assemblea degli Azionisti del 22 aprile
2021", ha detto ancora.
"Nonostante il 2020 sia stato un anno profondamente segnato
dalla pandemia e da uno scenario economico avverso, la Banca è
profittevole e con i ratio patrimoniali e di qualità dell'attivo in
miglioramento.
Il prossimo 22 aprile, con l'Assemblea chiamata a deliberare sul
progetto di bilancio 2020, lascerò la carica di Amministratore
Delegato di Banca Ifis. Ringrazio tutti i dipendenti, i clienti,
gli azionisti e gli obbligazionisti della Banca. Un Gruppo che,
forte delle iniziative strategiche e degli investimenti realizzati
nel corso dell'anno, tra cui il rebranding e il portale
Ifis4Business (l'online banking per le nostre imprese), è oggi in
grado di accelerare il percorso intrapreso basato sulla
digitalizzazione del business, l'attenzione al cliente e la
valorizzazione delle persone", conclude Luciano Colombini.
MF-DJ NEWS
1118:43 feb 2021
(END) Dow Jones Newswires
February 11, 2021 12:44 ET (17:44 GMT)
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