B.Mps: cessione rischia il rinvio (MF)
27 Gennaio 2021 - 8:35AM
MF Dow Jones (Italiano)
La crisi di governo e l'incertezza sul futuro della coalizione
Pd-Cinque Stelle rischia di mandare in stand-by il processo di
privatizzazione del Montepaschi. In base agli accordi presi nel
2017 con la Commissione Europea nell'ambito del salvataggio, il
Tesoro dovrà uscire dal capitale di Siena entro la fine di
quest'anno.
La scadenza è stata finora ben chiara al ministro dell'Economia
Roberto Gualtieri che ha scelto di rispettare la tabella di marcia,
imprimendo una certa accelerazione al dossier dopo la pausa estiva.
E questo malgrado la forte opposizione dei grillini che continuano
a opporsi al processo di privatizzazione. I risultati conseguiti
però sono stati scarsi. I sondaggi svolti negli ultimi mesi si sono
arenati, complice anche il passo indietro di Jean Pierre Mustier
dal vertice di Unicredit. La banca di piazza Gae Aulenti rimane
infatti il principale interlocutore del Tesoro sulla partita e la
posizione del futuro ceo Andrea Orcel rimane ancora tutta da
decifrare. Anche la data room aperta nelle scorse settimane sotto
la regia degli advisor Mediobanca e Credit Suisse sarebbe per il
momento rimasta deserta, segno che il dossier non scalda gli animi
dei banchieri italiani.Ecco perché a Roma negli ultimi giorni si è
riaffacciata l'ipotesi di un rinvio della privatizzazione.
Secondo quanto risulta l'esecutivo potrebbe chiedere alla
Commissione due anni di tempo in più rispetto alla scadenza di fine
2021 concordata al momento del salvataggio. Una scelta
giustificabile con l'avverso momento di mercato e con la pesante
minusvalenza che oggi grava sulla partecipazione del Tesoro (primo
azionista di Mps al 64%). Difficile prevedere l'esito del confronto
che, pur alla luce della maggiore elasticità introdotta negli
ultimi mesi da Bruxelles, non si preannuncia semplice.Tutto tace
invece sul fronte della privatizzazione. Occorre però ricordare
che, prima di Natale, il Tesoro aveva fatto importanti aperture
sulla dote promessa all'eventuale compratore.
Se la trasformazione delle dta in crediti fiscali è stata
blindata in legge di bilancio (l'effetto dovrebbe essere di oltre 2
miliardi), in queste settimane sarebbe in fase di definizione anche
la garanzia sul contenzioso. Se sul futuro del Monte pendono
infatti circa 10 miliardi di rischi legali, l'idea del governo
sarebbe quella di assicurarli facendo subentrare Fintecna, Amco o
un'altra partecipata pubblica in qualità di risk taker. La materia
è delicata, anche per i profili in materia di concorrenza e di
aiuti di Stato, e le interlocuzioni sono in corso ormai da un paio
di mesi e tra i consulenti coinvolti (Mediobanca e Oliver Wyman per
Mps, Bofa e Orrick per il Tesoro) non c'è molto ottimismo. Non si
esclude peraltro che la dote possa perfino essere più ampia. A Roma
si sta infatti studiando l'ipotesi di un'ulteriore pulizia
dell'attivo della banca senese. Già il recente trasferimento di
otto miliardi di non performing exposure ad Amco ha abbassato
notevolmente il npe ratio, ma c'è chi ritiene che per propiziare la
privatizzazione possa servire uno sforzo ulteriore.
fch
(END) Dow Jones Newswires
January 27, 2021 02:20 ET (07:20 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Planetel (BIT:PLN)
Storico
Da Mar 2024 a Apr 2024
Grafico Azioni Planetel (BIT:PLN)
Storico
Da Apr 2023 a Apr 2024
Notizie in Tempo Reale relative a Planetel SPA (Borsa Italiana): 0 articoli recenti
Più Planetel Articoli Notizie