Il risultato netto di periodo di B.P.Tuscia, controllata da B.P.Lazio, rileva una perdita di 995 mila, che si confronta con la perdita registrata nel primo semestre del 2019 di 399 mila di euro (+70,4%). Tale risultato è determinato principalmente dalle maggiori svalutazioni apportate al portafoglio crediti, che tengono conto anche dei possibili scenari futuri a seguito dell'emergenza sanitaria in atto, oltre che dalla contrazione del margine di interesse.

La raccolta diretta da clientela - spiega una nota - ammonta a 14,7 milioni di euro, ed incrementa di 1 milione rispetto al dato di dicembre scorso, (+7,29%); la raccolta indiretta si attesta invece a 2,9 milioni e registra una diminuzione di 243 mila rispetto al dato di fine 2019 (-7,65%), mentre gli impieghi economici netti a clientela ammontano a 19,75 milioni, con il dato che rimane sostanzialmente stabile rispetto a quello di fine dicembre scorso.

Rispetto ai dati al 30 giugno 2019, gli aggregati economici evidenziano un margine d'intermediazione che si attesta a 1 milione, con un incremento di 82 mila (+8,8%), all'interno del quale il margine d'interesse si contrae di 52 mila (-7,9%), il margine da servizi incrementa di 21 mila (+15,9%), e il risultato della gestione finanziaria incrementa di ? 113 mila (+76,3%).

I coefficienti prudenziali si sono assestati per il Cet 1 capital ratio e il Total capital ratio al 56,57% (dicembre: 60,58%), ben al di sopra dei limiti prudenziali stabiliti dalla Vigilanza, essendo i Fondi propri rappresentati esclusivamente da elementi di capitale primario.

In conclusione si può sintetizzare che il risultato del primo semestre, pur beneficiando del forte recupero dei costi operativi, risente delle maggiori svalutazioni apportate ai credit.

Da un punto di vista patrimoniale, rispetto ai valori di fine dicembre si evidenzia un incremento dei crediti verso banche, in particolare il credito verso la controllante sia per la normale gestione delle partite correnti, sia per la nuova linea di finanziamento più a lungo termine, stipulata a fine giugno 2020. Risultano invece in leggero calo i crediti verso la clientela. Dal lato del passivo, la raccolta incrementa nella componente a più breve scadenza.

Per quanto concerne il rischio di credito la dinamica rimane stabile nel suo complesso. L'analisi delle singole componenti economiche rileva un margine d'intermediazione in crescita; al suo interno, a fronte del calo del margine di interesse, si registra un incremento sia della componente commissionale, sia di quella finanziaria. In relazione alla copertura dal rischio di perdite, incrementano le rettifiche complessive, oltre che sui crediti deteriorati anche sui crediti in bonis per tener conto degli scenari futuri che includono gli effetti del Covid 19.

I costi operativi registrano un calo significativo, beneficiando dell'abbattimento delle altre spese amministrative, in particolare dei costi di outsourcing; in leggera diminuzione anche le Spese per il personale. Migliora il saldo degli altri oneri e proventi di gestione, mentre si registra un aumento degli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri.

com/cce

 

(END) Dow Jones Newswires

August 07, 2020 11:47 ET (15:47 GMT)

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