Il matrimonio tra l'emiliana Bper e la Popolare Sondrio, ormai non più popolare, ha un suo perché industriale e geografico. Ma non per questo è un passaggio obbligato. Anzi, la riottosa popolare ora Spa per costrizione di legge continua a difendere tradizione e indipendenza.

E' quanto si legge su Affari & Finanza di Repubblica. In realtà, in queste ultime settimane qualcosa si è già visto. Innanzitutto che un terzo polo bancario forte stenta a nascere per ora - mentre si sta profilando a metà classifica un maggior dinamismo: operazioni che non cambiano la mappa di chi sta sul podio, ma che danno spessore alla fotografia del corpo centrale. Ha cominciato Bper con gli sportelli ex Ubi poi ha guardato a Carige, al centro degli appetiti anche del Credit Agricole (nonostante i suoi "no comment"). Che, dopo aver acquisito le Casse di risparmio di Cesena Rimini e San Miniato, ha rilevato anche il Creval, prima di partire con il flirt con la banca della Lanterna. Bper invece è passata dalla Cassa di risparmio di Ferrara, poi ha guardato ai 22 miliardi di attivo di Carige: una massa non risolutiva ma comunque rilevante. Ma come che vada la partita genovese, con il Fondo interbancario ormai determinato a chiudere il più rapidamente possibile la vendita del suo 80%, la Popolare di Sondrio un interlocutore privilegiato lo ha nei fatti: Unipol, suo azionista al 9,5% del capitale.

Ma per convolare a nozze, anche in finanza, oltre al "razionale" occorre la volontà. E questo è un capitolo tutto da scrivere. Sulla carta le suggestioni possono essere mille: per esempio la Sondrio ha forti riserve di risparmio da clientela e il Credem, banca ottimamente gestita ma a sua volta di dimensioni medie, ha una fortissima specializzazione nel risparmio gestito; insieme, potrebbero contare su un volano molto interessante. Ma per passare dalla pura fantasia alla realtà in questo caso bisognerebbe probabilmente cambiar pelle al Credem, che a parte qualche piccola sortita da tempo va avanti spedito con la crescita per linee interne. Alla fine, è anche possibile che la voglia di tradizione alla Sondrio abbia la meglio ancora a lungo. Nonostante il cambio di pelle da popolare a spa. Intanto, già quest' anno scade un terzo del cda, compreso il presidente Francesco Venosta, consigliere della banca dal 2000.

pev

 

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January 10, 2022 02:53 ET (07:53 GMT)

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