Nel processo di vendita di Banca Profilo spunta Banor Sim.

Secondo quanto risulta a MF-Dowjones la società londinese sarebbe infatti presente in data room per valutare numeri e termini dell'acquisto. Altre fonti aggiungono che non sarebbe l'unico soggetto presente nella "sala virtuale" per consultare i dati riservati utili ad avviare una trattativa ma sicuramente è tra quelli che ha mostrato un buon committment.

La private bank di Matteo Arpe doveva essere ceduta il 31 marzo 2020 quando è scattato il termine di durata del Sator Private Equity Fund, gestito da Sator Capital Limited che poi, per trovare un compratore, ha utilizzato un'estensione del periodo. Il 4 giugno il fondo ha annunciato la messa in vendita della partecipazione di controllo pari al 62,4% del capitale della banca e affidato l'incarico all'advisor Lazard.

Banor presente sul mercato dal 1989 come veicolo per le attività di private banking di un gruppo di banche del nord Italia, viene rilevata nel 2000 da un gruppo di investitori privati e manager guidati da Massimiliano Cagliero, attuale a.d. L'obiettivo di Cagliero e dei suoi partner era quello di creare un polo indipendente del private banking in Italia che attuasse i principi del value investing. Con sedi nel cuore di Milano, Torino e Bolzano, Banor Sim è oggi una delle principali società italiane di intermediazione mobiliare ed è specializzata nella gestione di capitali e consulenza su grandi patrimoni.

Sarebbe invece definitivamente tramontata l'interlocuzione di Pofilo con Attestor, il fondo che controlla la private bank torinese Bim; la proposta sarebbe stata giudicata troppo complessa dal venditore e i due soggetti non sono riusciti a trovare un punto di incontro.

L'attenzione delle autorità di Vigilanza sul dossier è alta. In questo momento è in corso un'ispezione ordinaria di Banca d'Italia che sta volgendo al termine. Alla luce dell'ispezione sono stati rimodulati i tempi della procedura di vendita che è partita intorno a metà settembre e l'obiettivo è quello di chiudere l'operazione di cessione entro il primo semestre 2021, quindi un anno prima della fine vita del fondo.

La cessione di Banca Profilo avviene in un contesto di mercato complicato. Oltre alla pandemia di Covid-9 che ha mutato lo scenario macro-economico, alcune fonti mettono l'accento sul prezzo: l'aspettativa di valorizzazione sarebbe elevata. La banca ha una capitalizzazione di mercato di quasi 140 mln e un patrimonio netto di 160 mln. Sator che detiene la maggioranza della banca aspira a ottenere un premio che porterebbe il prezzo a superare la market cap attuale. Il fondo mira a replicare il successo del disinvestimento in Petrovalves ceduto al family office della famiglia Thyssen tra la fine 2014 e l'inizio del 2015 compensando così altre scommesse fatte in passato come Lettera 43, ExtraBanca e Banzai. Anche se questa partita, per numerosi ragoni, anche di governance, da gestire è oggettivamente più complicata.

Il settore del private banking in Italia tuttavia è sicuramente tra i business bancari più redditizi anche se le prospettive in questa fase sono incerte.

Le Aum di puro private banking di Banca Profilo in Italia alla fine del primo semestre dell'anno ammontavano a circa 4 mld. Sempre in base ai dati del primo semestre l'utile netto consolidato ammonta a 4,6 milioni di euro (+10,2% a/a) tenuto conto delle maggiori rettifiche sugli attivi finanziari ai sensi Ifrs 9. Il settore Private & Investment Banking ha archiviato i primi 6 mesi del 2020 con ricavi netti per 11,2 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 12,6 milioni di euro del 30 giugno 2019 (-10,8% a/a) anche a causa della pandemia in corso.

La banca il 4 giugno ha approvato il Piano Industriale 2020-23. Il nuovo business plan ha l'obiettivo di far evolvere il modello attuale, arricchendolo da un lato con nuove linee di business e dall'altro diversificando il target di clientela con l'entrata a regime degli investimenti e degli sviluppi fintech - settore nel quale la banca è presente con una quota in Tinaba che oggi conta 100 mila clienti banca rizzati - finalizzati ad aggredire il segmento retail.

Alla scadenza del processo di vendita manca ancora tempo, ma operazioni di questa natura non possono essere finalizzate in zona Cesarini per via dei tempi burocratici relativi ai perfezionamenti e alle autorizzazioni necessarie.

claudia.cervini@mfdowjones.it

gabriele.lamonica@mfdowjones.it

cce/glm

MF-DJ NEWS

1315:57 gen 2021

 

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January 13, 2021 09:59 ET (14:59 GMT)

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