B.Profilo: summit sottoscrittori Sator, in pole resta Banor (Sole)
09 Marzo 2021 - 9:00AM
MF Dow Jones (Italiano)
La cessione di Banca Profilo entra in una fase finale. Ieri,
scrive Il Sole 24 ore, si è tenuto l'investor meeting con i
quotisti e sottoscrittori di Sator Private Equity Fund, fondo che è
in proroga (fino a marzo 2022) dopo essere scaduto nel 2020. I
grandi sottoscrittori del veicolo si attendono infatti di
monetizzare l'investimento effettuato.
Nell'appuntamento sarebbe stato fatto un bilancio degli
investimenti del fondo lanciato da Matteo Arpe: in particolare, con
un focus su quelli in Aedes e in Banca Profilo, due delle cinque
partecipazioni in portafoglio che comprendono anche la banca
fintech Tinaba, la casa di moda L'Autre Chose ed ePrice.
Proprio la cessione della quota di Banca Profilo (il 62,4%) è il
tema più caldo del momento, anche perché rappresenta l'asset di
maggior valore del fondo stesso. Nell'investor meeting con i
sottoscrittori del fondo i banchieri di Lazard, che sono advisor di
Sator sull'operazione, avrebbero dato conto della situazione delle
trattative. I riflettori sono così puntati sulle negoziazioni con
Banor Sim: quest'ultima ha fatto un'offerta che è stata rifiutata
da Arpe e da Sator nel mese di febbraio, ma le trattative con Banor
restano vive in attesa di sapere se tra le parti verrà raggiunto un
imminente equilibrio per un'intesa. Lo scorso primo marzo ci
sarebbe così stato un incontro fra gli esponenti di Sator e quelli
di Banor.
L'offerta di quest'ultima sembra ormai l'unica in lizza. È
inoltre totalmente cash, come richiesto dai quotisti del fondo
Sator. Le altre proposte arrivate nel mese scorso, quella di Finint
(studiata carta contro carta, cioè con scambio azionario) e quella
del private equity RiverRock, sarebbero ormai quasi fuori gioco.
Però, come sarebbe sempre emerso ieri nel meeting con gli
investitori, negli ultimi giorni si sarebbero affacciati altri
possibili e nuovi compratori, oltre a Banor, della quota di
controllo di Banca Profilo.
Queste ultime manifestazioni d'interesse sarebbero, comunque,
preliminari e in ogni caso, al momento, le negoziazioni da portare
a una conclusione (positiva o negativa) restano quelle con Banor
Sim, che avrebbe messo sul piatto circa 160 milioni di euro. In
quest'ultima offerta non sarebbero compresi due asset di Banca
Profilo, che verrebbero dunque separati in una possibile
transazione: cioè l'immobile della sede di via Cerva a Milano e la
partecipazione azionaria (il 15%) in Banca Tinaba. In particolare,
Banor non sarebbe interessata a quest'ultimo asset, per il quale
invece Arpe ha una super-valutazione.
Nel piano industriale 2020-2023 di Banca Profilo si prevede per
il private & investment banking ricavi a 35 milioni di euro e
cost income al 65% tramite nuovo product mix e più marginalità da
prodotti distintivi; per la finanza ricavi a 30 milioni di euro e
cost income al 40% tramite strategie a bassa volatilità e basso
assorbimento di capitale; per la digital bank ricavi a 6 milioni di
euro e 370mila clienti consumer tramite il trasferimento dei
servizi private alla clientela digitale;
per il digital trasformation program un cost-income consolidato
al 76% tramite investimenti in robotica e digitalizzazione front to
back.
vs
(END) Dow Jones Newswires
March 09, 2021 02:45 ET (07:45 GMT)
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