Banco di Sardegna ha chiuso il primo trimestre riportando un utile netto consolidato in crescita a 30,2 milioni di euro, dato che si confronta con un risultato positivo 0er 7,4 mln conseguito a fine marzo 2019.

Le commissioni nette di periodo, si legge in una nota sono cresciute del 3,9% anno su anno a 35,6 milioni, mentre il risultato da negoziazione delle attività finanziarie è positivo per 22,5 milioni, anch'esso in rafforzamento. Il margine d'intermediazione è poi aumentato del 23,8% a/a a 107,3 milioni.

La raccolta complessiva da clientela cresce poi a 14,8 miliardi (+6,2% a/a), mentre i finanziamenti netti a clientela in bonis si attestano a 6,5 miliardi (+0,4% t/t), con nuove erogazioni di mutui casa per oltre 100 milioni. I crediti netti deteriorati flettono invece a 0,5 miliardi (-12,7% a/a), con sofferenze nette in aumento a 258 milioni (-13% a/a) e inadempienze probabili a 212 milioni (-17%).

Quanto alla qualità del credito, le rettifiche di valore nette per rischio di credito del trimestre sono diminuite a 2,9 milioni (19 mln in 1* trim 19).

I costi operativi sono poi aumentati dell'1,8% a 62,6 milioni, il che non ha comunque evitato alla banca di riuscire a comprimere il cost/income al 58,4% rispetto al 71% riportato a marzo dell'anno precedente. Il Texas Ratio è a sua volta sceso al 68,3% dal 70% di fine 2019.

Per quanto riguarda infine gli indicatori patrimoniali, il Cet1 Ratio Phased-in si colloca al 30,49% e il Tier 1 Ratio Phased-in al 30,69%.

com/ofb

 

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May 05, 2020 12:01 ET (16:01 GMT)

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