B.Terre Venete: ok soci Credito Trevigiano a fusione con Cassa Brendola
18 Settembre 2020 - 6:35PM
MF Dow Jones (Italiano)
Banca delle Terre Venete può nascere: c'è il benestare dei soci,
a stragrande maggioranza. Sono infatti stati infatti ufficializzati
i risultati delle votazioni delle assemblee dei soci di Credito
Trevigiano e Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola. Le basi sociali
dei due istituti erano chiamate ad approvare, a seguito di due
distinte ed autonome convocazioni, il progetto di fusione portato
avanti dai rispettivi Consigli di Amministrazione per la creazione
di quella che sarà la prima Bcc veneta del Gruppo Iccrea per
dimensioni e volumi di attivi, che prenderà appunto il nome di
Banca delle Terre Venete.
Oltre all'approvazione del progetto di fusione tra Credito
Trevigiano e Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola l'ordine del
giorno prevedeva altri due temi a questo connessi: l'ok ad una
serie di deliberazioni per la costituzione del nuovo Cda ed il
conferimento al presidente Pietro Pignata e al vicepresidente
Ilario Novella dei poteri per la stipula dell'atto di fusione.
Anche tali punti sono stati approvati a maggioranza.
Quello di oggi è stato il penultimo atto formale prima
dell'effettiva costituzione di Banca delle Terre Venete, prevista
nella seconda metà del mese di ottobre con la stipula dell'atto di
fusione e l'iscrizione nel Registro delle imprese. Ma si è trattato
indubbiamente del più importante.
"Non posso che esprimere il mio più sentito ringraziamento a
tutti i nostri soci, poiché - attraverso il loro voto favorevole -
hanno dimostrato di aver compreso lo spirito e gli obiettivi alla
base del progetto di fusione con la consorella di Brendola. Oggi,
assieme a loro, per loro e le future generazioni, abbiamo scritto
una delle pagine più significative della storia delle Bcc nel
nostro territorio", sottolinea Pietro Pignata, presidente di
Credito Trevigiano e futuro vicepresidente vicario di Banca delle
Terre Venete. "Questo, d'altronde, era il momento più opportuno per
concretizzare la nuova aggregazione. I nostri istituti sono in
salute e, uniti, potranno rispondere in maniera ancor più valida e
vigorosa alle sfide che il futuro ci riserverà, comprese le attuali
incognite legate al post-Covid. Allo stesso tempo Banca delle Terre
Venete, a cui riuscirà il rispetto del non scontato intento di
mantenere inalterati tutti i livelli occupazionali, garantirà
maggiori servizi, strumenti e professionalità a disposizione di
soci e clienti delle province di Treviso, Vicenza, Padova, Verona e
Belluno. Coesione e sinergia di oggi si tramuteranno, domani, in
opportunità e sviluppo".
Banca delle Terre Venete sarà la prima realtà veneta del Gruppo
Iccrea per dimensioni e per volumi di attivi, con uno stock di 3,3
miliardi di euro di attivi (posizionandosi come l'ottava Bcc in
Italia, tra quelle del Gruppo), con impieghi pari a 1,7 miliardi di
euro e una raccolta complessiva da 3,5 miliardi di euro. L'istituto
vanterà una base sociale di circa 14 mila soci, 60 sportelli
posizionati trasversalmente a livello regionale in 49 comuni, 120
mila clienti e più di 450 dipendenti.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
September 18, 2020 12:20 ET (16:20 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.