Il listino milanese accelera al rialzo con il Ftse Mib che sale dello 0,43%, mentre Wall Street prosegue la seduta sotto la parità (Dow Jones -0,33%) in una giornata ricca di dati macro.

Nel dettaglio il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, secondo la lettura preliminare, si è espanso del 2,1% su base annualizzata nel 3* trimestre del 2021. Il dato è stato rivisto rispetto al +2,0% annualizzato della lettura advance ed è inferiore rispetto al +2,2% annualizzato previsto dal consenso degli economisti.

Sempre negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (dato destagionalizzato) sono calate di 71.000 unitá a quota 199.000, nettamente sotto il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal a 260.000, mentre gli ordini di beni durevoli, secondo la lettura preliminare di ottobre, sono diminuiti dello 0,5% a livello mensile.

Le vendite di nuove unitá abitative negli Usa sono aumentate a ottobre dello 0,4% a livello mensile a 745.000 unitá, nettamente al di sotto del consenso degli economisti, fissato a quota 802.000.

L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura finale di novembre, si è attestato a 67,4 punti, rispetto ai 66,8 punti della lettura preliminare. Il dato ha deluso il consenso degli economisti, che si attendeva una revisione a quota 66,9.

Le spese personali per consumi negli Usa sono cresciute dell'1,3% a livello mensile a ottobre, superando quanto atteso dal consenso degli economisti a +0,8% m/m.

Il deflatore dei consumi, ovvero l'indice prezzi spese consumi personali, invece è cresciuto dello 0,6% su base mensile e del 5% a/a. La componente core, sempre a ottobre, è salita dello 0,4% su base mensile e del 4,1% a/a (+0,4% m/m il consenso).

Inoltre, i redditi personali sono saliti dello 0,5% m/m a ottobre, superando le attese di consenso a +0,2% m/m.

A piazza Affari prosegue il rally di Tim (+15,72%). Forti guadagni per Unicredit (+2,45% a 11,39 euro) su cui Jefferies ha alzato il target price a 16,2 euro da 14,75 euro, confermando a buy il rating.

Occhi puntati sul comparto oil e oil service: Tenaris +0,84%, Saipem +0,77%, Eni +0,23%. Secondo quanto riferito a Dow Jones Newswires, Arabia Saudita e Russia stanno valutando se mettere in pausa i piani di aumento graduale della produzione di petrolio dopo che gli Stati Uniti e altri Paesi hanno deciso di aprire i rubinetti delle riserve strategiche di oro nero nel tentativo di spingere al ribasso i prezzi. Gli Emirati Arabi Uniti e il Kuwait invece non sono convinti che sia necessaria una pausa.

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(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2021 10:13 ET (15:13 GMT)

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