Le principali piazze europee incrementano le perdite, con Milano
che cede il 2,11%, Parigi l'1,99%, Francoforte il 2,03% e Londra
l'1,61%.
A pesare sul sentiment del mercato le crescenti tensioni tra Usa
e Cina, dopo che Pechino ha risposto alla chiusura del suo
consolato a Houston ordinando la chiusura di quello americano a
Chengdu. Il ministero degli Esteri ha affermato che la decisione
della Cina è "una risposta legittima e necessaria al comportamento
irragionevole degli Stati Uniti", facendo riferimento alla
richiesta di martedì di Washington per la chiusura del consolato
cinese a Houston, si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito
web del ministero.
Sul fronte dei dati macro, l'indice Pmi composito dell'Eurozona
preliminare di luglio si è attestato a 54,8 punti, salito rispetto
ai 48,5 di giugno e sopra le stime di consenso a 51,1 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece
attestato a 55,1 punti, in aumento rispetto ai 48,3 del mese
precedente (51 punti il consenso). Quello manifatturiero è salito a
51,1 punti dai 47,4 precedenti (49,6 punti il consenso).
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi
manifatturiero
preliminare della Germania è risalito a 50 punti rispetto ai
36,6 di
giugno (48,3 punti il consenso). L'indice preliminare relativo
ai servizi
tedeschi è invece risultato pari a 56,7 punti, in ripresa
rispetto ai
47,3 di giugno (50,3 punti il consenso).
Il Pmi manifatturiero della Francia è risultato pari a 52 punti,
in
lieve calo rispetto ai 52,3 del mese precedente (53 punti il
consenso).
Infine, l'indice Pmi servizi francese si è attestato a 57,8
punti, in
risalita rispetto ai 50,6 punti di giugno (52,3 punti il
consenso).
A piazza Affari, in forte calo gli industriali, particolarmente
penalizzati dalle tensioni geopolitiche: Stm -3,76%, Pirelli
-3,62%, Cnh I. -3,41%, Ferrari -3,01%, B.Unicem -2,29%, Prysmian
-1,68%, Fca -1,32%.
In rosso Nexi (-5,96%), Diasorin (-4,19%) e Unipol (-3,03%). In
flessione anche il settore bancario. In particolare Mediobanca
(-2,18%), Ubi B. (-1,8%), Intesa Sanpaolo (-1,71%), Unicredit
(-1,63%), Bper (-0,65%). In netta controtendenza Banco Bpm
(+0,7%).
Focus su B.Mps (-1,93%), in scia alle indiscrezioni di stampa,
secondo le quali, nell'operazione di cessione degli Npl ad Amco, la
Bce avrebbe richiesto alla banca un ulteriore rafforzamento
patrimoniale da 700 mln per concedere l'autorizzazione
dell'operazione.
Tra le mid cap, contiene i cali A.Bologna (-0,24%), che ha
definito e finalizzato con l'istituto bancario Intesa Sanpaolo
un'operazione di finanziamento pari a 33,9 mln euro, assistita
dalle garanzie rilasciate da Sace nell'ambito del programma
Garanzia Italia.
Sull'Aim, in territorio positivo Cft (+0,46%), che ha
perfezionato l'acquisto di una partecipazione pari al 25% del
capitale sociale della controllata Adr. La società, che giá
deteneva una partecipazione pari al 75% del capitale sociale
dell'azienda, è diventata titolare dell'intero capitale di Adr.
cm
(END) Dow Jones Newswires
July 24, 2020 05:08 ET (09:08 GMT)
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