Il listino milanese ha chiuso l'ultima seduta della settimana in calo (-0,89% a 16858 punti), confermandosi comunque la migliore tra le principali piazze europee. Il Ftse Mib, dopo un'apertura in rosso, ha accelerato al rialzo per poi tornare in negativo in scia al rallentamento di Wall Street.

La Borsa statunitense, nel frattempo, dopo un avvio in rialzo, ha azzerato i guadagni con il Dow Jones che segna -0,15%.

A pesare sul sentiment del mercato da un lato una certa delusione per il Consiglio Europeo, che non ha saputo dare risposte nuove veramente convincenti, e dall'altro gli ultimi dati relativi a uno studio sul Remdesivir, un farmaco testato contro il Covid-19, che ha dato un esito deludente.

Sul fronte dei dati macro, in Germania l'indice Ifo si è attestato a

74,3 punti nella lettura di aprile, in netto calo rispetto ai 86,1 di

marzo e al di sotto del consenso degli economisti a quota 80 punti.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, invece, gli ordini di beni durevoli, secondo la lettura preliminare di marzo, sono diminuiti del 14,4% a livello mensile. Il dato è al di sotto del consenso degli economisti, che si aspettavano invece un calo dell'11,4% m/m.

A piazza Affari, bene Diasorin (+2,2%), Nexi (+2,13%) e Amplifon (+1,85%). In evidenza le utility, tra cui Terna (+4,51%), Snam (+1,74%), Italgas (+1,33%), A2A (+1,2%) e Hera (+1,05%).

In forte rialzo Stm (+1,3% a 22,65 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 23 euro sul titolo.

Contrastato il comparto oil in scia ai prezzi del petrolio negli Stati Uniti che stanno salendo per la quarta sessione consecutiva: in progresso Tenaris (+0,78%), mentre ha perso terreno Saipem (-3,81% a 2,17 euro), su cui Credit Suisse ha ridotto il prezzo obiettivo da 2,1 a 1,8 euro, confermando la raccomandazione underperform. Focus poi su Eni (-2,62%), dopo i conti del primo trimestre 2020.

In rosso il settore bancario, con lo spread Btp/Bund a 235,819 punti base in attesa del giudizio di S&P sull'Italia di stasera: Bper -4,16%, Banco Bpm -3,63%, Unicredit -3,07%, Mediobanca -2,46%, Intesa Sanpaolo -2,93%, Ubi B. -2,55%.

In forte calo poi Juventus (-6,43%) e Tim (-2,71%). Tra le mid cap, bene Technogym (+6,42% a 6,3 euro), su cui Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 7,7 euro, dopo che l'assemblea degli azionisti ha approvato i risultati 2019.

Seguono Piaggio (+4,49%), Brembo (+2,95%) e Interpump (+2,87%), mentre hanno perso terreno Astladi (-4,81%), Sogefi (-4,61%) e Saras (-4,49%). Da segnalare Mediaset (+0,92%), che ha acquistato un ulteriore 4,1% di ProSiebenSat.1, portando i diritti di voto al 24,9% del capitale dell'emittente, al netto delle azioni proprie di quest'ultima.

Sull'Aim, in luce Fervi (+7,07%), dopo che la societá ha firmato un accordo di fornitura con Gel, con scadenza dicembre 2025, avente ad oggetto articoli per la sanificazione degli ambienti e delle persone.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 24, 2020 11:52 ET (15:52 GMT)

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