Il listino milanese ha chiuso la seduta in progresso segnando +1,05% a 17.213 punti, in linea con le principali piazze europee. Il Ftse Mib, dopo un avvio in calo, ha accelerato al rialzo in scia all'apertura positiva di Wall Street.

Nel frattempo, la Borsa statunitense prosegue la seduta in deciso progresso, con il Dow Jones che sale dell'1,69% dopo le perdite della vigilia.

Sul fronte dei dati macro, l'indice dei prezzi al consumo nell'area euro ad aprile, secondo la lettura definitiva, è aumentato dello 0,3% sia a livello mensile che annuale (+0,3% m/m, +0,4% a/a il consenso).

L'indice di fiducia dei consumatori dell'area euro, secondo la lettura preliminare, si è attestato a -18,8 punti a maggio, in miglioramento rispetto ai -22 punti di aprile.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nella settimana al 15 maggio l'indice che misura il volume delle richieste di mutui si è attestato a 727,1 punti, in calo del 2,6% rispetto ai 746,7 della settimana precedente.

A piazza Affari, in evidenzia Diasorin (+5,58%), che recupera dopo lo storno di ieri, alimentato dalla fine dello stop alle vendite allo scoperto a piazza Affari. Seguono Amplifon (+4.97%), Tenaris (+3,21%) e Azimut H. (+2,87%).

In progresso le utility, che beneficiano del recente restringimento dello spread: Enel +3,56%, Terna +2,33%, Hera +2,1%, Italgas +1,58%, Snam +0,75%. Da notare A2A (+1,25% a 1,17 euro), su cui Banca Akros ha ribadito la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 1,6 euro.

Tra gli industriali, in luce Pirelli (+2,2%), Stm (+1,31%), B.Unicem (+1,05%), Leonardo Spa (+0,89%). Denaro su Prysmian (+2,92%), che ha finalizzato il contratto per il progetto assegnato da Vattenfall, uno dei principali produttori europei di energia elettrica, per la realizzazione di sistemi in cavo inter-array sottomarini per il parco eolico offshore Hollandse Kust Zuid III e IV in Olanda, dopo che Vattenfall ha vinto la gara per i permessi di costruzione di questo parco eolico senza incentivi.

Contrastato il settore bancario, ieri penalizzato dal tema della fine dello stop allo short selling: Unicredit +0,6%, Intesa Sanpaolo +0,57%, Mediobanca +0,27%, Ubi B. -0,04%, Banco Bpm -0,42%, Bper -1,73%.

In profondo rosso Tim (-7,86%), che ieri ha segnato -8,63%, dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. In calo anche S.Ferragamo (-4,75%) e Juventus (-2,07%).

Tra le mid cap, bene Fila (+2,59% a 7,53 euro), su cui Banca Imi ha confermato il rating buy, con Tp che passa da 12,5 a 11 euro. In rialzo Mutionline (+4,38%) e Cerved (+2,61%), mentre hanno perso terreno Datalogic (-5,36%), Igd (-5,27%) e Mediaset (-4,21%).

Sull'Aim, denaro su Energica M. (+1,27%). La societá, giá fornitore unico per il triennio 2019-2021 del campionato FIM Enel MotoE World Cup, ha confermato il trend di crescita industriale anticipato dall'aumento degli ordini comunicato in data 30 Aprile e nonostante le condizioni complesse di mercato e la chiusura del reparto produttivo dal 25 Marzo al 28 Aprile.

cm

chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 20, 2020 11:46 ET (15:46 GMT)

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