Seduta debole per l'azionario europeo, su cui hanno pesato le preoccupazioni circa la diffusione del Covid-19, il rischio di ulteriori lockdown e il lento ritmo della distribuzione dei vaccini. Il Ftse Mib ha segnato -0,52% a 22.200 punti.

Il primo ministro britannico Boris Johnson, infatti, ha annunciato un terzo lockdown nazionale in Inghilterra, mentre in Germania, i media locali riferiscono che il governo estenderá il lockdown nazionale di tre settimane, fino alla fine di gennaio.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sotto la parità (Dow Jones -0,18%), con il faro del mercato che resta puntato sulle elezioni in Georgia per i due seggi decisivi al Senato.

Sul fronte dei dati macro, da segnalare l'indice Ism manifatturiero degli Usa, che si è attestato a 60,7 punti a dicembre, in rialzo rispetto ai 57,5 di novembre e al di sopra delle attese del consenso degli economisti contattati dal Wsj a 57 punti.

A piazza Affari sotto i riflettori il comparto oil e oil service, in scia al rialzo del prezzo del petrolio dopo che l'Arabia Saudita e la Russia hanno raggiunto un compromesso sulla produzione di petrolio: Eni +3,71%, Saipem +4,13%, Tenaris +3,58%. Nel dettaglio, secondo quando riferiscono a Dow Jones Newswires alcuni funzionari dell'Opec, l'output di greggio resterá fermo a febbraio per poi salire a marzo.

Contrastate anche le banche. Bene Bper (+0,82%) e Mediobanca (+0,38%), mentre hanno perso terreno Unicredit (-1,09%) e Intesa Sanpaolo (-1,09%).

Ha brillato, invece, B.Mps (+6,09%), in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui, nell'ambito del piano di riassetto della banca, gli advisor del Mef avrebbero previsto, contestualmente alla fusione con Unicredit (da realizzare nella seconda metá del 2021) la creazione di una legal entity ad hoc con l'inclusione della rete toscana di B.Mps (circa 300 filiali).

Focus poi su Atlantia (-1,53%), dopo le indicazioni di stampa secondo cui ci sarebbe una nuova indagine per omissione di atti d`ufficio da parte della procura contro i manager di Aspi per il crollo del Ponte di Genova.

In calo anche le utility, tra cui Hera (-2,56%), Terna (-1,16%), Enel (-0,73%), Italgas (-0,97%), A2A (-1,01%) e Snam (-0,22%).

Tra le mid cap, bene Illimity (+0,22%), che ha concluso una transazione di cessione a Phinance Partners e Sorec avente ad oggetto crediti non-performin per un valore nominale lordo complessivo di circa 129 milioni di euro e riferibili a circa 4.500 posizioni.

In rosso, invece, Carel (-6,31%), dopo che Luigi Nalini S.a.p.a. ha completato con successo la vendita di complessive 3.582.560 azioni ordinarie Carel, pari a circa il 3,6% del capitale, ad un prezzo per azione pari a 18 euro e per un controvalore complessivo di 64.486.080 euro.

Sull'Aim, in flessione Convergenze (-3,72%). Il titolo è salito del 48,57% ieri, proseguendo i forti guadagni del 30 dicembre (+50%), giorno di debutto sull'Aim Italia.

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(END) Dow Jones Newswires

January 05, 2021 11:49 ET (16:49 GMT)

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