Altra seduta di consolidamento per il listino milanese, con il Ftse Mib che ha segnato -0,69% a 23.440 punti, in linea con la debolezza diffusa in tutta Europa.

Occhi puntati sui nuovi dati che hanno confermato una contrazione nella zona euro nel 2020. Il prodotto interno lordo dell'Eurozona, infatti, secondo la seconda stima preliminare, è sceso dello 0,6% a livello trimestrale nel periodo ottobre-dicembre. Su base annua il dato è stato invece in calo del 5,0%.

Focus poi sull'indice Zew relativo alle attese economiche in Germania, che si è attestato a 71,2 punti a febbraio rispetto ai 61,8 di gennaio, superando le attese del consenso degli economisti che si aspettavano invece una lettura a 60 punti.

Da segnalare le parole del presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha affermato che "le politiche economiche di sostegno devono rimanere in vigore tutto il tempo necessario e non devono essere ritirate troppo presto data la situazione di incertezza che ancora caratterizza l'economia europea".

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta sopra la parità (Dow Jones +0,20%), con gli investitori che restano concentrati sulle prospettive di ulteriori stimoli fiscali e sul sostegno delle Banche centrali che possano guidare un'ampia ripresa economica.

Sul fronte dei dati macro, l'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York si è attestato a 12,1 punti a febbraio da quota 3,5 di gennaio. Il dato ha stracciato il consenso degli economisti che si aspettavano una lettura a 4,6 punti.

A piazza Affari, bene Saipem (+1,61%) e Campari (+0,73%). In progresso Nexi (+0,7%), che ha stretto una partnership con PayDo, fintech italiana specializzata nell'offerta di servizi innovativi a supporto degli istituti di credito.

In calo il settore bancario: Banco Bpm -1,28%, Bper -1,46%, Mediobanca -0,84%, Intesa Sanpaolo -0,24%, Unicredit -0,25%. Da segnalare lo spread Btp/Bund, che ha chiuso poco mosso a 91,898 punti base, mentre il Mef sta portando avanti il collocamento via sindacato bancario di due nuovi titoli di Stato a lunga scadenza, registrando una forte domanda da parte degli investitori.

In rosso le utility, tra cui A2A (-2,01%), Enel (-1,91%), Snam (-1,66%), Hera (-1,65%), Terna (-1,72%) e Italgas (-1,93%).

Tra le mid cap, in rally Saras (+13,73%), dopo che l'azienda ha firmato un protocollo d'intesa con Enel Green Power per costruire un impianto di idrogeno verde in Sardegna.

Da notare Alerion (+2,71% a 13,25 euro), su cui Banca Akros ha avviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 16,50 euro. In evidenza anche Alkemy (+5,26%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i risultati preliminari 2020.

Sull'Aim, denaro su Masi A. (+0,75%), che ha sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

 

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February 16, 2021 11:48 ET (16:48 GMT)

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