Prima seduta della settimana all'insegna di pesanti cali per l'azionario europeo. A Milano il Ftse Mib ha ceduto il 2,57%.

A tenere banco è la crisi del gigante immobiliare cinese Evergrande,

che, con oltre 300 miliardi di dollari di debiti, secondo la maggioranza

degli osservatori questa settimana dovrebbe dichiarare default.

I timori sul colosso cinese si innescano in un contesto di cautela in vista della riunione della Fed e delle elezioni tedesche di domenica.

Mercoledì la Banca Centrale Usa renderá nota la decisione sui tassi.

Sul fronte dei dati macro, scarna l'agenda di oggi. I prezzi alla produzione in Germania, nel mese di agosto, sono saliti dell'1,5% su base mensile e del 12% su base annua.

Quanto agli Usa, l'indice Nahb sull'andamento del mercato immobiliare statunitense nel mese di settembre si è attestato a 76 punti, in rialzo rispetto al dato di agosto a quota 75 punti e oltre il consenso, che si aspettava un dato invariato.

A piazza Affari vendite sui bancari: Unicredit -4,71%, Banco Bpm -5,1%,

Bper -5,34%, Intesa Sanpaolo -3,03%, B.P.Sondrio -2,44%, B.Mps -2,64%, B.Carige -5,65%.

I cali sono stati diffusi in vari settori. Nell'oil Eni ha ceduto il 4,83%, tra gli industriali Stellantis ha perso il 4,47%, Stm l'1,63%.

Tra le utility ha retto ai cali Acea (+0,4%), sui giudizi positivi degli analisti all'acquisizione del 65% di Deco SpA. Positiva F.N.Mi (+5,81%), promossa a buy da Equita Sim.

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(END) Dow Jones Newswires

September 20, 2021 11:44 ET (15:44 GMT)

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