Variazioni marginali per il Ftse Mib ha segnato +0,26% a 27633 punti mentre è proseguita l'ondata di trimestrali.

L'economia dell'Eurozona si sta riprendendo dalla recessione pandemica piú velocemente del previsto, ha dichiarato giovedì l'Unione europea, rivedendo al rialzo le aspettative di crescita per il 2021.

Il prodotto interno lordo nella zona euro crescerá del 5,0% nel 2021, ha affermato l'Ue nelle sue Stime Economiche d'Autunno, aggiornando le sue previsioni del 4,8% da luglio.

Il tasso di espansione sará del 4,3% l'anno prossimo, in calo rispetto

al 4,5% previsto in precedenza. Nel 2023, la Commissione europea prevede

che l'economia dell'Eurozona crescerá del 2,4%.

Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta debole (Dow Jones -0,11%) dopo le perdite innescate ieri dalla lettura sopra le attese sull'inflazione Usa.

A piazza Affari in rally Cnh I. (+4,37%) dopo che il gruppo ha annunciato che Iveco Group N.V. ha pubblicato il prospetto relativo all'intenzione di richiedere l'ammissione a quotazione delle azioni ordinarie di Iveco Group sul mercato regolamentato Euronext Milan. In vista dell'annunciata scissione del Gruppo Iveco, Exor (-0,19%) ha confermato il suo sostegno all'operazione e il suo impegno per lo sviluppo a lungo termine di entrambe le societá.

Ha brillato poi Nexi che ha festeggiato con un +4,26% i conti del terzo trimestre.

In salita dopo i risultati trimestrali anche Azimut (+0,94%), Wiit (+1,64%), Cementir (+1,64%), Prysmian (+0,3%) e A2A (+0,05%) mentre hanno perso terreno, sempre dopo i conti, Mondadori (-1,61%), Ascopiave (-0,85%), Credem (-1,18%) e Tinexta (-5,72%).

Male Intepump (-7,99%) su cui Equita Sim ha ridotto la raccomandazione a hold, mentre Banca Akros ha abbassato il rating a neutral.

Tra le utility da segnalare Iren (-2,57%) dopo che il Cda della societá ha approvato il piano industriale al 2030 che prevede un Ebitda di 1,8 mld euro al 2030 (+870 mln rispetto al 2020) con un cagr del 7% grazie a crescita organica, consolidamento e sinergie.

Focus sul comparto oil e oil service: Tenaris -1,05%, Saipem -0,73%, Eni -0,14%. "L'aumento dei prezzi dell'energia rischia di ridurre la domanda di petrolio in alcune delle economie in piú rapida crescita del mondo quest'anno", ha detto l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, nel suo rapporto di mercato mensile.

Per l'Opec, la domanda globale di petrolio crescerá di 5,7 milioni di barili al giorno quest'anno, 160.000 barili al giorno in meno di quanto previsto il mese scorso. La revisione significa che il gruppo di produttori di petrolio ora prevede che la domanda di petrolio nel 2021 raggiungerá un totale di 96,4 milioni di barili al giorno.

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(END) Dow Jones Newswires

November 11, 2021 11:45 ET (16:45 GMT)

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