Chiusura positiva per il listino milanese con il Ftse Mib che, dopo una seduta incerta, ha accelerato al rialzo in scia ai movimenti di Wall Street segnando +0,63% a 27.109 punti.

Sul sentiment del mercato ha continuato comunque a prevalere una certa cautela in scia ai timori circa l'impatto sull'economia dell'Eurozona delle nuove misure restrittive implementate in vari Paesi per contenere la diffusione della nuova ondata di Covid.

Da segnalare che l'indice tedesco Ifo si è attestato a 96,5 punti nella lettura di novembre, in calo rispetto ai 97,7 di ottobre e leggermente sotto il consenso degli economisti a 96,8 punti.

Nel frattempo Wall Street, dopo un avvio in calo, ha ridotto le perdite con il Dow Jones che segna -0,26% in una giornata ricca di dati macro, in attesa della pubblicazione delle minute dell'ultima riunione del Fomc della Fed.

Nel dettaglio il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, secondo la lettura preliminare, si è espanso del 2,1% su base annualizzata nel 3* trimestre del 2021. Il dato è stato rivisto rispetto al +2,0% annualizzato della lettura advance ed è inferiore rispetto al +2,2% annualizzato previsto dal consenso degli economisti.

Sempre negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (dato destagionalizzato) sono calate di 71.000 unitá a quota 199.000, nettamente sotto il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal a 260.000, mentre gli ordini di beni durevoli, secondo la lettura preliminare di ottobre, sono diminuiti dello 0,5% a livello mensile.

Le vendite di nuove unitá abitative negli Usa sono aumentate a ottobre dello 0,4% a livello mensile a 745.000 unitá, nettamente al di sotto del consenso degli economisti, fissato a quota 802.000.

L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura finale di novembre, si è attestato a 67,4 punti, rispetto ai 66,8 punti della lettura preliminare. Il dato ha deluso il consenso degli economisti, che si attendeva una revisione a quota 66,9.

Le spese personali per consumi negli Usa sono cresciute dell'1,3% a livello mensile a ottobre, superando quanto atteso dal consenso degli economisti a +0,8% m/m.

Il deflatore dei consumi, ovvero l'indice prezzi spese consumi personali, invece è cresciuto dello 0,6% su base mensile e del 5% a/a. La componente core, sempre a ottobre, è salita dello 0,4% su base mensile e del 4,1% a/a (+0,4% m/m il consenso). Inoltre, i redditi personali sono saliti dello 0,5% m/m a ottobre, superando le attese di consenso a +0,2% m/m.

A piazza Affari in rally Tim (+15,63%) in attesa del Cda di domani tra voci e smentite di possibili rialzi dell'offerta da parte di Kkr.

Forti guadagni anche per Enel (+2%) in scia ai commenti positivi degli analisti dopo i target del piano 2022-2024.

In rialzo le banche. In particolare Unicredit (+2,97% a 11,45 euro) su cui Jefferies ha alzato il target price a 16,2 euro da 14,75 euro, confermando a buy il rating. Seguono B.Carige (+1,8%) e B.P.Sondrio (+3,75%).

Occhi puntati sul comparto oil e oil service: Saipem +0,85%, Eni -0,08%, Tenaris +1,18%. Secondo quanto riferito a Dow Jones Newswires, Arabia Saudita e Russia stanno valutando se mettere in pausa i piani di aumento graduale della produzione di petrolio dopo che gli Stati Uniti e altri Paesi hanno deciso di aprire i rubinetti delle riserve strategiche di oro nero nel tentativo di spingere al ribasso i prezzi. Gli Emirati Arabi Uniti e il Kuwait invece non sono convinti che sia necessaria una pausa.

Nel resto del listino in luce Somec (+3,47%) dopo che l'azienda ha acquisito una nuova commessa per la realizzazione delle facciate del Massachusetts General Hospital, per un valore complessivo di circa 60 milioni di euro.

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(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2021 11:51 ET (16:51 GMT)

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