Seduta positiva per le principali piazze europee che hanno
recuperato alcune perdite innescate dalle preoccupazioni sulla
variante Omicron. Il Ftse Mib in particolare è salito del 2,16% a
26.371 punti.
La ripresa globale "sta continuando, ma il suo slancio è
diminuito e sta diventando sempre piú squilibrato", con
"l'incapacitá di garantire una vaccinazione rapida ed efficace
ovunque che si sta rivelando costosa e mentre l'incertezza rimane
alta a causa della continua comparsa di nuove varianti del virus",
ha indicato l'Ocse, nel suo ultimo Economic Outlook.
L'Organizzazione con sede a Parigi ha rivisto la sua stima sulla
crescita del Pil globale al 5,6% per il 2021 (dal 5,7% precedente)
e al 4,5% nel 2022, prima di tornare al 3,2% nel 2023, vicino ai
tassi visti prima della pandemia.
Quanto all'Italia in particolare il Pil dovrebbe registrare un
rimbalzo del del 6,3% quest'anno, per poi rallentare a +4,6% nel
2022 e a +2,6% nel 2023.
Sul fronte dei dati macro l'indice Pmi manifatturiero
dell'Eurozona
definitivo di novembre si è attestato a 58,4 punti, in marginale
rialzo
dai 58,3 punti di ottobre. Il dato è al di sotto anche della
lettura
preliminare e del consenso a 58,6 punti.
Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta in netto rialzo
(Dow Jones +1,28%) in rimbalzo dopo i cali della vigilia, in scia
alle stime dell'Automatic Data Processor sopra le attese.
Nel dettaglio, in base alle stime dell'Automatic Data Processor,
negli Usa è stato registrato a novembre un aumento dei posti di
lavoro nel settore privato pari a 534.000 unitá. Il dato ha battuto
il consenso degli economisti che si aspettavano una crescita dei
posti pari a 480.000 unitá.
Da segnalare inoltre che l'indice Ism non manifatturiero degli
Usa si è attestato a 61,1 punti a novembre, in rialzo rispetto ai
60,8 di ottobre e marginalmente al di sopra del consenso degli
economisti a 61 punti.
Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura definitiva di ottobre,
si è attestato a 58,3 punti, al di sotto del dato di ottobre a 58,4
punti e del preliminare a 59,1.
A piazza Affari forti guadagni per il settore bancario:
Unicredit +4%, Bper +2,88%, Intesa Sanpaolo +2,51%, Banco Bpm
+2,07%, Mediobanca +0,25%, B.P.Sondrio +1,05%, B.Carige +9,79%.
In rally in particolare B.Mps (+16,73%) dopo che l'istituto
senese ha reso noto che sono stati avviati contatti con il
Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di riavviare le
interlocuzioni con Dg Comp (Directorate-General for
Competition).
Ha brillato il comparto oil in scia al rialzo del prezzo del
petrolio: Eni +2,25%, Tenaris +4,13%, Saipem +1,96%.
Denaro anche su Generali Ass. (+2,26%) dopo che Delfin di
Leonardo Del Vecchio ha comprato 1,271 milioni di azioni di
Generali Assicurazioni portando la propria partecipazione al 5,96%
(+0,08%). Il patto parasociale si attesta così al 14,52%.
Da notare Exor (+2,75%) in scia ai giudizi positivi degli
analisti all'indomani dell'investor day del gruppo.
In netto progresso gli industriali tra cui Stellantis (+5,68%),
Pirelli (+2,84%), Stm (+4,28%), Leonardo Spa (+2,11%), B.Unicem
(+1,62%), Prysmian (+2,01%). Bene Cnh I. (+3,38%) con gli analisti
che hanno apprezzato il closing dell'acquisizione di Raven
Industries, leader nella tecnologia per l'agricoltura di precisione
con sede negli Usa.
Sull'EGM in luce Innovatec (+14,42%) dopo che la societá ha
acquisito il 56,45% del capitale sociale di Cobat per un
corrispettivo di 9,5 milioni di euro.
cm
(END) Dow Jones Newswires
December 01, 2021 11:49 ET (16:49 GMT)
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