Chiusura in pesante ribasso per l'azionario europeo, che paga i timori del mercato su una Fed che potrebbe essere piú aggressiva del previsto nel suo restringimento monetario.

Il sentiment inoltre è penalizzato dalle tensioni geopolitiche sul tema Ucraina. Milano in questo contesto segna un ribasso dell'1,84%. Prevale il segno meno ora anche a Wall Street.

Sul fronte macro da segnalare che l'indice di fiducia dei consumatori

dell'area euro, secondo la lettura preliminare di gennaio, si è attestato

a -8,5 punti, in peggioramento rispetto ai -8,3 punti di dicembre.

Il superindice degli Stati Uniti invece è salito dello 0,8% a

livello mensile a dicembre, come da attese di consenso.

Sul paniere principale milanese in rosso Stellantis (-3,54%), Tenaris (-3,76%) e Stm (-1,89%).

Pesanti anche Prysmian (-3,79%), Ferrari (-3,04%) e Amplifon (-4,11%). Vendite pure sulle banche: Banco Bpm -0,86%, Bper -1,88%, Mediobanca -1,99%.

Ha resistito alle vendite Intesa Sanpaolo (+0,02%) di riflesso all'upgrade a overweight da parte di Morgan Stanley. In discesa invece Unicredit (-2,87%) che resta la top pick di Mediobanca Securities nel settore.

Segno meno infine su Tim (-1,13%). Il direttore generale, Pietro Labriola, è il nuovo amministratore delegato del gruppo. Secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, Labriola è stato cooptato nel Cda della compagnia telefonica.

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

January 21, 2022 11:46 ET (16:46 GMT)

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