Chiusura in rialzo per Piazza Affari (+0,99%) dopo una partenza in calo all'indomani dell'esito della riunione della Fed.

I mercati, partiti in rosso, hanno piano piano recuperato terreno per poi accelerare nel pomeriggio dopo la pubblicazione dei dati macro Usa e l'andamento positivo di Wall Street.

Ieri, in particolare, la Federal Reserve ha segnalato che inizierá ad

aumentare costantemente i tassi di interesse a metá marzo, effettuando la

prossima mossa verso la rimozione degli stimoli per ridurre l'inflazione.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha detto che la banca centrale è

pronta ad aumentare i tassi nella riunione del 15-16 marzo e che potrebbe

continuare ad alzarli piú velocemente di quanto non abbia fatto negli

ultimi dieci anni.

In dettaglio, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa sono scese di 30.000 unitá a quota 260.000, al di sopra del consenso degli economisti, pari a 265.000. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, invece, secondo la lettura advance, è cresciuto nel 4* trimestre 2021 ad un ritmo del 6,9% annualizzato. Il dato è superiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, a +5,8% annualizzato.

Infine, gli ordini di beni durevoli negli, secondo la lettura preliminare di dicembre, sono calati dello 0,9% a livello mensile. Tale indicazione ha deluso il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione meno pronunciata dello 0,2% m/m.

Sul paniere principale in ascesa Stm (+1,93%) di riflesso a conti e guidance oltre le attese degli analisti.

Bene anche le banche: Banco Bpm +1,6%, Bper +2,35%, Mediobanca +1,54%, Unicredit +0,88%, Intesa Sanpaolo +1,87%.

In evidenza tra le altre blue chip le utility: A2A (+3,67%), Enel (+2,04%) e Italgas (+2,24%). Sugli scudi pure Hera (+2,28%) dopo l'ok al Piano industriale al 2025. Il gruppo, in dettaglio, ha rivisto al rialzo tutti i target quinquennali, a partire dal margine operativo lordo: al 2025 è previsto, infatti, un Mol di 1,4 miliardi di euro.

Da segnalare anche Poste I. (+2,21%), Pirelli (+1,98%) e Leonardo (+0,98%) mentre hanno perso terreno Nexi (-0,69%), Prysmian (-2,34%) e Tim (-0,37%).

In ascesa infine Webuild (+1,65%) dopo che la societá ha annunciato l'avvio del piano di buyback, deliberato dall`assemblea il 30 aprile 2021 e De' Longhi (+9,28%) dopo la pubblicazione di ricavi preliminari 2021 in crescita.

fus

 

(END) Dow Jones Newswires

January 27, 2022 11:45 ET (16:45 GMT)

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