Banco Bpm farà da apripista della nuova stagione di piani industriali delle grandi banche che potrebbero intrecciarsi con la nuova fase del consolidamento bancario e, secondo qualcuno, anche influenzarlo.

Nella mattinata di venerdì 5 novembre, secondo quanto risulta al Messaggero, Giuseppe Castagna presenterà il business plan 2021-2024 che verrà deliberato il giorno prima dal cda presieduto da Massimo Tononi. Piazza Meda sarà il primo grande istituto a scoprire le carte sul futuro post-pandemico, aggiornando i target del precedente piano 2020-2023 che Castagna ha fortemente voluto varare a marzo 2020, nonostante l'emergenza sanitaria fosse già partita.

C'è chi ritiene che l'accelerazione serva a dimostrare lo stato di salute ottimale di Bpm che si candida a fare da pivot al terzo polo anche se di recente ha sottolineato di perseguire una crescita stand alone. Questo significa che non sono gradite iniziative considerate ostili, come l'eventuale Opa di Unicredit post acquisizione Mps che comunque sta imboccando altre soluzioni più onerose da parte dello Stato (si veda altro articolo a pag 21).

I driver su cui sta lavorando il team di Castagna puntano su un aumento di ricavi in funzione della crescita dei volumi dell'asset management e l'aumento delle commissioni assicurative. Bpm detiene il 20% di Anima, uno dei gioielli italiani del risparmio gestito, corteggiato da molti player a livello internazionale. Per far aumentare i ricavi, Castagna punta a convincere molti clienti a trasferire la raccolta diretta nel risparmio gestito. E questo spostamento porterebbe benefici al margine di intermediazione. C'è poi tutta la crescita delle commissioni legate alle polizze dove Bpm ha rinegoziato sia l'accordo con Covea in Bipiemme Vita sia con Cattolica in Vera vita. Nella prima, il diritto di Banco Bpm di salire dal 19% al 100% del capitale della partnership viene esteso fino alla fine del 2023. Nella seconda piazza Meda ha anticipato le scadenze per l'esercizio della put tra l'1 gennaio e il 30 giugno 2023, eventualmente posticipabile dalla banca di sei mesi in sei mesi per tre volte sino alla fine 2024. L'anticipo dello scioglimento dell'alleanza rispetto alla originaria scadenza del 2033 consentirebbe all'istituto milanese di consolidare l'attività di bancassurance con incremento dei margini.

pev

 

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October 15, 2021 03:58 ET (07:58 GMT)

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