"I ministri hanno fatto passare un segnale molto forte. Non riconosciamo la legittimità di Lukashenko, la cui elezione è il risultato di un voto falsificato. Sottolineiamo la nostra solidarietà al popolo bielorusso, le loro aspirazioni democratiche e la loro richiesta di nuove elezioni libere ed eque sotto il controllo dell'Ocse. Siamo molto colpiti dalla determinazione e perseveranza di un intero popolo nonostante la repressione brutale e illegittima. E' qualcosa di mai visto negli ultimi anni".

Lo ha detto l'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari Esteri dell'Ue a Bruxelles, aggiungendo che "i bielorussi ribadiscono le loro domande in modo pacifico, nonostante le molte persone detenute. Chiedono il rispetto di diritti umani di base e noi siamo fermi nel sostenere la loro volontà di avere una scelta democratica libera e poter determinare il futuro del loro Paese".

"Non abbiamo retropensieri di alcun tipo, non vogliamo interferire nelle questioni interne del Paese ma vogliamo solo sostenere un popolo che chiede un sistema politico che permetta a tutti di eleggere democraticamente i propri leader. Chiediamo un dialogo e bisogna risolvere questa crisi. Sosteniamo l'indipendenza della Bielorussia e chiediamo a tutti i partner del Paese di non interferire negli affari interni perchè è il popolo che deve decidere il proprio futuro", ha proseguito.

Borell ha aggiunto che sulle sanzioni "anche se c'è una chiara volontà di adottarle oggi non è stato possibile perchè ci voleva l'unanimità che non abbiamo raggiunto. La questione dovrà essere considerata dai capi di Stato e di Governo al Consiglio europeo di questa settimana. Abbiamo discusso anche del riesame delle nostre relazioni complessive con la Bielorussia e l'ulteriore sostegno finanziario per la società civile e i mass media indipendenti".

cos

 

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September 21, 2020 10:30 ET (14:30 GMT)

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